Ha preso il via “necessARIA” il progetto per la salute negli ambienti scolastici

Migliorare la qualità dell’aria nelle aule scolastiche investendo nella ricerca applicata, è questo il primo obiettivo del progetto nazionale "necessARIA", promosso dal Ministero della Salute e che è stato inaugurato il 10 marzo a Bolzano. Capofila del progetto è l'Alto Adige che, grazie all'Agenzia provinciale per l'ambiente e la protezione del clima, negli ultimi 20 anni ha maturato una grande esperienza nel monitoraggio della qualità dell'aria negli edifici scolastici

NecessARIA: al via il progetto per la salute negli ambienti scolastici
L'assessore Vettorato durante il suo intervento all'avvio del progetto "necessARIA". Obiettivo dell'iniziativa nazionale quello di garantire anche nelle aule scolastiche altoatesine un'aria pulita e salubre (Foto: ASP/APPA)

Il 10 marzo si è svolto presso il Centro di formazione universitaria per le professioni sanitarie “Claudiana” di Bolzano l’evento di lancio del progetto nazionale promosso dal Ministero della Salute che ha l’obiettivo di analizzare la qualità dell’aria negli edifici scolastici, migliorarla attraverso soluzioni tecniche e allo stesso tempo ridurre i consumi energetici. “NecessARIA” è il nome del progetto di cui l’Alto Adige è capofila grazie all’Agenzia provinciale per l’ambiente e la protezione del clima. Quest’ultima ha accumulato una vasta esperienza nel monitoraggio della qualità dell’aria negli edifici scolastici negli ultimi 20 anni.

“Sono molto contento che l’Alto Adige coordini questo importante progetto”, spiega il presidente della Provincia e assessore provinciale alla Sanità, Arno Kompatscher. “È il primo progetto Pnrr ad essere finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito del piano integrativo nazionale ‘Salute, Ambiente, Biodiversità, Clima”. Per il progetto “necessARIA” sono disponibili quasi 1,9 milioni di euro. Oltre alla Provincia di Bolzano sono coinvolti la Regione Marche, la Regione Abruzzo e quattro istituti di ricerca: l’Università Politecnica delle Marche, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università “Aldo Moro” di Bari e l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.

“Investire risorse nella ricerca di soluzioni sempre più efficienti per migliorare la qualità dell’aria nelle aule significa garantire a docenti e studenti un ambiente di lavoro e di apprendimento il più salubre possibile”, sottolinea l’assessore all’Ambiente e all’Energia Giuliano Vettorato. “È ormai noto che l’eccessiva presenza di anidride carbonica, composti organici volatili e altri inquinanti nelle aule scolastiche limitino il rendimento scolastico e abbiano impatti sanitari ed economici.

Un progetto basato su requisiti di qualità

Come sottolinea Luca Verdi, direttore del Laboratorio Analisi aria e radioprotezione dell’Agenzia provinciale per l’Ambiente e la protezione del clima e coordinatore generale del progetto, “nella selezione del progetto si è tenuto conto di una serie di rigorosi requisiti di qualità. “Il progetto è innovativo, si basa su sinergie – salute, ambiente, tecnologia – e coinvolge regioni del Sud, del Centro e del Nord Italia”, spiega Verdi.

Promuovere il trasferimento di know-how

Al centro dell’odierno evento di lancio si è tenuta una tavola rotonda in cui esperti dei settori ambiente, salute e scuola hanno raccontato le loro esperienze. Particolare attenzione è stata data alla Regione Marche, che ha finanziato l’installazione di oltre 2000 sistemi di ventilazione meccanica controllata nelle scuole della regione a partire dal 2020.

Il progetto “necessARIA” avrà una durata di 4 anni (gennaio 2023 – dicembre 2026). I risultati finali saranno utili sia in ambito scolastico che per gli edifici residenziali e gli uffici, nell’ottica di individuare le soluzioni migliori per garantire efficienza energetica, la tutela della salute degli occupanti e una buona qualità dell’aria negli ambienti chiusi. Grande importanza viene data al coinvolgimento di studenti e insegnanti nel progetto e alla promozione del trasferimento di conoscenze.