Nel 2021 in Italia 232.000 tonnellate di beni usati riutilizzati, sono i primi dati ufficiali del fenomeno

Lo dice un rapporto Ispra realizzato con la collaborazione di Rete ONU. “Per la prima volta sono stati presentati dati ufficiali sul riutilizzo che si basano sull'osservazione dell'economia reale. È un passo importantissimo per l'elaborazione di politiche pubbliche sul riutilizzo solide ed efficaci”, commenta il presidente di Rete ONU Alessandro Stillo, l’associazione di categoria che rappresenta i numerosi comparti del settore del riutilizzo italiano

Sono state 232 mila le tonnellate di beni usati riutilizzati nel 2021 in Italia secondo il primo rapporto sul fenomeno del riuso consegnato da ISPRA all’Unione Europea (riferimenti alla pagina 8 di questo documento). Le merceologie analizzate sono state il tessile (con 13.933 tonnellate), gli apparecchi elettronici ed elettrici (con 63.434 tonnellate), i mobili (con 119.067 tonnellate) e le altre frazioni merceologiche (con 35.280 tonnellate). “Per la prima volta sono stati presentati dati ufficiali sul riutilizzo che si basano sull’osservazione dell’economia reale. È un passo importantissimo per l’elaborazione di politiche pubbliche sul riutilizzo solide ed efficaci”, commenta il presidente di Rete ONU Alessandro Stillo, l’associazione di categoria che rappresenta i numerosi comparti del settore del riutilizzo italiano e che ha collaborato alla realizzazione del rapporto

“Il tavolo tecnico tra ISPRA e Rete ONU – riferisce il portavoce di Rete ONU Alessandro Giuliani – ha mosso i primi passi a febbraio del 2023 e si è sviluppato in varie sessioni dove sono stati affrontati sia gli aspetti qualitativi e metodologici che i dati a disposizione; grazie a questa interazione e alla serietà dei tecnici di entrambe le parti ISPRA è riuscita a offrire, per la prima volta, un dimensionamento ufficiale del fenomeno”. La fotografia che illustra l’economia reale del settore “è un primo importante passo – prosegue Giuliani – per conoscere e quantificare il fenomeno, e parte per ora dal segmento più formalizzato che è quello dei negozi dell’usato conto terzi”.

I dati presentati da ISPRA “sono importantissimi – sottolinea Pietro Luppi, direttore del Comitato Scientifico di Rete ONU – perché offrono per la prima volta a livello ufficiale informazioni su questo settore, tuttavia non è stato ancora possibile procedere alla quantificazione del riutilizzo operato dalle innumerevoli microimprese ambulanti che, spesso in modo informale, contribuiscono in modo decisivo alla prevenzione dei rifiuti nel nostro paese. Stiamo ragionando con ISPRA in merito a metodologie che ci permettano di quantificare con esattezza anche i risultati di questo pezzo del settore. Quando anche questi dati emergeranno – conclude Luppi – è probabile che le tonnellate di beni riutilizzati arrivino a superare il doppio di quelle attualmente registrate”.