NextGenerationEU: il PNRR dell’Italia sotto la media europea per fondi destinati agli obiettivi climatici

Lo si evince dal quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, una piattaforma pubblica online che mercoledì 15 dicembre la Commissione Europea ha lanciato per tracciare i progressi compiuti nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel suo complesso (finanziato con il NextGenerationEU) e dei singoli piani nazionali in materia (per l'Italia il PNRR). Come ha rilevato l'Ansa, l'Italia è sotto la media europea per percentuale di risorse del Pnrr destinate agli obiettivi climatici. La quota minima richiesta dall'Ue è del 37% (20% per il digitale) e l'asticella dell'Italia si ferma più o meno a questa soglia, sotto alla "media del 40%"

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Mercoledì 15 dicembre la Commissione Europea ha lanciato il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, una piattaforma pubblica online per tracciare i progressi compiuti nell’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel suo complesso (finanziato con il NextGenerationEU) e dei singoli piani nazionali in materia (per l’Italia il PNRR).

Il quadro di valutazione è innanzitutto uno strumento per mostrare ai cittadini dell’UE informazioni sull’attuazione del dispositivo, in modo trasparente. Servirà inoltre da base sia per preparare le relazioni annuali della Commissione sull’attuazione del dispositivo e la relazione di riesame al Parlamento europeo e al Consiglio, sia per il dialogo sulla ripresa e la resilienza tra il Parlamento e la Commissione.

Il sito web del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza contiene sezioni dedicate al conseguimento dei traguardi e degli obiettivi e agli esborsi del dispositivo. Oltre a ciò, dispone di dati specifici compilati dalla Commissione: ad esempio le spese per settore e una ripartizione delle spese verdi, digitali e sociali nell’ambito del dispositivo. Il quadro di valutazione fornisce inoltre informazioni qualitative attraverso analisi tematiche dell’attuazione dei piani in settori strategici specifici.

Il grafico che mostra i livelli in percentuale di quanto viene destinato dai paesi agli obiettivi climatici (verde) e quanto a quelli digitali

Italia sotto la media Ue

Come ha rilevato l’Ansa, l’Italia è sotto la media europea per percentuale di risorse del Pnrr destinate agli obiettivi climatici. La quota minima richiesta dall’Ue è del 37% (20% per il digitale). L’asticella dell’Italia si ferma più o meno a questa soglia, sotto quindi alla “media del 40%”. Una percentuale pari a quella di Grecia e Lettonia, mentre è il Piano del Lussemburgo ad essere il più ‘verde’, seguito da Danimarca e Austria. La Francia supera il 45% e la Germania il 40%.

Il quadro di valutazione contiene due tipi di informazioni:

  • dati raccolti dalla Commissione nel corso del monitoraggio dell’attuazione dei piani di ripresa e resilienza; includono informazioni sul conseguimento di traguardi e obiettivi comunicati dagli Stati membri e valutati dalla Commissione. Il quadro contiene inoltre informazioni sugli esborsi, insieme a dati elaborati dalla Commissione – per esempio le spese in ciascuno dei sei settori di intervento del dispositivo per la ripresa e la resilienza e anche la spesa sociale nell’ambito del dispositivo, definita nell’atto delegato sul dispositivo per la ripresa e la resilienza del 2 dicembre 2021;
  • dati raccolti dagli Stati membri su 14 indicatori comuni in materia di comunicazione definiti nell’atto delegato sul dispositivo per la ripresa e la resilienza del 2 dicembre 2021. Si tratta di dati che consentono di monitorare i progressi compiuti nell’attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza verso il conseguimento degli obiettivi del dispositivo, dimostrandone anche i risultati complessivi. La maggior parte degli indicatori in materia di comunicazione misura il contributo del dispositivo nei confronti di più di un pilastro strategico. Ad esempio, l’indicatore “Capacità delle aule delle strutture scolastiche e per la cura dell’infanzia nuove o modernizzate” contribuisce sia al pilastro 4 (coesione sociale e territoriale) sia al pilastro 6 (politiche per la prossima generazione, come l’istruzione e le competenze) del dispositivo. Gli Stati membri riferiranno sugli indicatori comuni due volte l’anno, entro il 28 febbraio e il 31 agosto. La Commissione aggiornerà i dati sul sito web del quadro di valutazione entro aprile e ottobre. La prima comunicazione sugli indicatori comuni si terrà nel febbraio 2022.

Prossime tappe

La prima comunicazione degli Stati membri sugli indicatori comuni si terrà a primavera 2022. La Commissione aggiornerà i dati sul sito web del quadro di valutazione entro aprile 2022.

Informazioni generali

Atti delegati nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza

Il 28 settembre 2021 la Commissione ha adottato due atti delegati nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza sulla base dei contributi degli Stati membri, del Parlamento europeo e dei portatori di interessi:

  • un primo atto delegato stabilisce le modalità con cui gli Stati membri riferiscono in merito ai risultati complessivi del dispositivo e sui progressi compiuti verso il raggiungimento dei suoi obiettivi. Ciò comprende la definizione di indicatori comuni in materia di comunicazione;
  • un secondo atto delegato stabilisce la metodologia per la rendicontazione della spesa sociale nei piani di ripresa e resilienza degli Stati membri.

Gli atti delegati sono entrati in vigore il 2 dicembre, consentendo alla Commissione di ultimare e lanciare il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza e i dati che contiene, compresi gli indicatori comuni e la rendicontazione della spesa sociale.

Per maggiori informazioni

Quadro di valutazione della ripresa e della resilienza

Dispositivo per la ripresa e la resilienza

Regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza

Regolamento delegato (UE) 2021/2106 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, stabilendo gli indicatori comuni e gli elementi dettagliati del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza

Regolamento delegato (UE) 2021/2105 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, definendo una metodologia per la rendicontazione della spesa sociale