PAC, approvato dal Parlamento Ue il pacchetto di “semplificazione”: via molte norme ambientali

Le 13 associazioni ambientaliste e dei consumatori lanciano l’allarme: “Un autogol per il nostro futuro”. La decisione dell’Europarlamento indebolisce la Politica Agricola Comune, cancellando misure chiave per la tutela di suoli, habitat e biodiversità

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Il Parlamento Europeo ha approvato oggi il pacchetto di “semplificazione” della Politica Agricola Comune (PAC), accogliendo e ampliando la proposta avanzata dalla Commissione Europea. La misura prevede l’abolizione di numerose norme ambientali considerate fondamentali per la tutela dei suoli e degli ecosistemi agricoli europei.

Con questa decisione, l’assemblea di Strasburgo ha indebolito ulteriormente la condizionalità ambientale della PAC, abolendo alcune delle Buone Condizioni Agricole e Ambientali (GAEC). In particolare, sono state cancellate le misure contro l’erosione dei suoli (GAEC 5) e le salvaguardie per le praterie Natura 2000 (GAEC 9), lasciando mano libera a pratiche agricole potenzialmente dannose anche nelle aree protette.

Le associazioni: “Decisioni miopi che sacrificano il nostro patrimonio naturale”

Le 13 associazioni ambientaliste e dei consumatori che nei giorni scorsi avevano chiesto agli eurodeputati italiani di respingere la proposta – tra cui WWF Italia, Greenpeace, Lipu, Terra!, Pro Natura e AIAB – denunciano un passo indietro gravissimo per l’agricoltura europea.

Il Parlamento europeo ha scelto, ancora una volta, di condannare l’agricoltura e gli agricoltori al fallimento totale. Decisioni miopi stanno sacrificando il nostro patrimonio naturale comune – praterie, habitat protetti e suoli sani – che sono fondamentali per l’agricoltura di oggi e di domani”, affermano in una nota congiunta.

Le organizzazioni ringraziano invece i parlamentari italiani dei gruppi Verdi Europei, Left e S&D, che hanno votato contro il pacchetto, schierandosi a difesa dell’ambiente e di una transizione agroecologica coerente con gli obiettivi del Green Deal europeo.

Rischi per gli ecosistemi e per il futuro dell’agricoltura europea

Con la nuova versione della PAC, le aziende agricole situate all’interno dei siti Natura 2000 saranno considerate automaticamente conformi alle norme ambientali di base, senza ulteriori controlli o condizioni.

Questa scelta, spiegano le associazioni, mette a rischio gli habitat più preziosi d’Europa, facilita l’erosione del suolo e favorisce pratiche speculative che danneggiano i piccoli agricoltori virtuosi. La rimozione delle regole ambientali compromette inoltre gli sforzi per contrastare il cambiamento climatico e per preservare la fertilità dei terreni agricoli.

Prossimi passaggi e appello alla Commissione europea

Dopo il voto in plenaria, anche il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la propria posizione, aprendo la strada ai negoziati trilaterali tra Parlamento, Commissione e Consiglio, previsti nelle prossime settimane. L’obiettivo è arrivare all’adozione definitiva del pacchetto entro la fine dell’anno.

Le 13 associazioni chiedono però di fermare immediatamente questo passo indietro, invitando gli Stati membri e la Commissione a ripristinare le garanzie ambientali eliminate. “Il futuro degli agricoltori, della natura e dei cittadini europei dipende da questo”, sottolineano.

Un’alleanza per un’agricoltura sostenibile

Le organizzazioni firmatarie – ACU, AIAB, AIDA, AIAPP, Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica, CIWF Italia Onlus, Greenpeace, Lipu-BirdLife, Pro Natura, Rete Semi Rurali, UPBio, Terra! e WWF Italia – ribadiscono la necessità di una transizione agroecologica che tuteli ambiente, salute e redditività delle imprese agricole.

Solo un modello produttivo sostenibile, fondato sulla responsabilità ambientale e sociale, può garantire un’agricoltura capace di futuro, in linea con le strategie europee Green Deal, Farm to Fork e Biodiversità 2030.

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