Padova, al via la sperimentazione per la tariffazione puntuale: si parte con 5mila utenze

I cittadini coinvolti saranno chiamati a verificare e comunicare alle aziende i codici tag presenti nei contenitori della raccolta rifiuti in loro possesso, permettendo così l’esatta corrispondenza tra utenze e bidoni. L’assessore ai tributi Antonio Bressa: “Avviamo un progetto sperimentale finalizzato ad iniziare la transizione tra quella che conosciamo come Tari e la Tarip. Iniziamo con una raccolta dati che ci sarà utile per definire al meglio le modalità per estendere il sistema di tariffa puntuale a tutta la città, quando le condizioni lo permetteranno e impostare il lavoro"

Padova tariffa rifiuti puntuale
Ansa

Via libera a Padova alla sperimentazione della tariffa rifiuti puntuale (Tarip) che interesserà in totale circa 5.000 utenze, tra domestiche e non domestiche, del quartiere Salboro e parte della Guizza. I cittadini coinvolti saranno chiamati a verificare e comunicare alle aziende i codici tag presenti nei contenitori della raccolta rifiuti in loro possesso, permettendo così l’esatta corrispondenza tra utenze e bidoni.

L’obiettivo di questo censimento è duplice: in primo luogo “far sviluppare ai cittadini una più ampia sensibilità ambientale rendendoli maggiormente consapevoli del loro contributo alla produzione dei rifiuti”. In secondo luogo, il rilevamento mira a raccogliere dati utili a considerare un eventuale nuovo sistema di calcolo, finalizzato a far corrispondere la parte variabile del costo del servizio in relazione al quantitativo di differenziata effettivamente conferito.

Nessuna modifica, quindi, nell’immediato alla bolletta dei rifiuti, ma “uno studio finalizzato all’applicazione futura di una più equa tariffazione, basata non più sui metri quadri e sulle persone presenti nel nucleo familiare, ma sui rifiuti effettivamente prodotti e che potrà vedere premiati i comportamenti più virtuosi dei cittadini”.

L’assessore ai tributi e alle attività produttive Antonio Bressa commenta: “Avviamo un progetto sperimentale finalizzato ad iniziare la transizione tra quella che conosciamo come Tari e la Tarip, ovvero un meccanismo differente per definire l’importo che cittadini e imprese devono sostenere per la tassa rifiuti, puntuale appunto. Iniziamo con una raccolta dati che ci sarà utile per definire al meglio le modalità per estendere il sistema di tariffa puntuale a tutta la città, quando le condizioni lo permetteranno e impostare il lavoro. È un modo che permette ai cittadini di pagare una tassa più equa e soprattutto è un impegno che abbiamo preso anche con le categorie economiche, che saranno così nella condizione di pagare effettivamente per i loro consumi e non solamente sulla base della metratura delle proprie attività. L’obiettivo è quello di premiare i comportamenti virtuosi, prevenendo la produzione di rifiuti”.

L’assessore all’ambiente Andrea Ragona dichiara: “A casa stiamo attenti a spegnere la luce per una questione ambientale ma anche per una questione economica. La logica qui è la stessa: quando il sistema sarà effettivo e vigente, le persone saranno incentivate a produrre meno rifiuto secco anche sulla base di un fattore economico. Si incentivano una maggior raccolta differenziata e meno acquisti di prodotti con imballaggi non differenziabili o altri comportamenti virtuosi di questo genere che permetteranno anche di migliorare le performance di Padova in termini di percentuale di raccolta differenziata. Si tratta di un obiettivo chiave anche nell’ambito di NetZeroCities, ovvero il raggiungimento della neutralità climatica nel 2030”.

Le fasi del progetto di sperimentazione 
La zona individuata per il progetto pilota riguarda un campione rappresentativo di circa 5.000 utenze, situate in un’area del territorio padovano prossima al centro di raccolta, comprensiva di circa 4.500 utenze domestiche (di cui circa 2.000 singole e circa 2.500 condominiali) e circa 500 utenze non domestiche (negozi, ristoranti, bar, ecc). La prima fase riguarderà il censimento puntuale delle utenze – a partire da questa settimana fino alla fine di luglio – nella seconda si procederà con la raccolta dei dati relativi ai conferimenti – da luglio a fine anno – ed infine seguirà un accurato periodo di analisi, studio e valutazione dei dati. Nel corso del primo trimestre del 2024 verrà conclusa l’attività progettuale con la condivisione degli esiti.

I bidoni dell’umido organico, degli imballaggi di vetro, della carta, degli imballaggi in plastica/lattine e del secco non riciclabile sono attualmente già muniti, ognuno, di una speciale targhetta con un codice identificativo alfanumerico composto da 4 lettere (Haaa o Hera) e 8 numeri, che i cittadini sono chiamati a verificare e comunicare ad AcegasApsAmga. Dal momento dell’invio della conferma dei codici tag ad AcegasApsAmga, i cittadini dovranno utilizzare unicamente quei contenitori, senza confonderli o utilizzarli con i vicini di casa.