Il Parlamento Ue ha approvato giovedì 8 maggio 2025 la proposta di rinviare gli obiettivi dell’Unione europea per la riduzione delle emissioni di CO2 delle auto previsto per il 2025.
La decisione ha ricevuto anche il sostegno degli ambasciatori degli Stati membri dell’Ue, secondo quanto riferito dal gruppo ambientalista Transport & Environment (T&E). L’organizzazione ha criticato il rinvio, definendolo una concessione al settore automobilistico in un momento di crescita delle vendite di auto elettriche nel continente.
I dati raccolti mostrano che i produttori europei di automobili hanno registrato un aumento del 45% nelle vendite di auto elettriche a batteria nel primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, di fronte alle richieste dell’industria automobilistica, la Commissione europea ha avanzato la proposta di estendere al 2027 il termine per il raggiungimento degli obiettivi inizialmente fissati per il 2025.
Secondo Lucien Mathieu, responsabile del settore auto di T&E, il rinvio potrebbe avere un effetto frenante sullo sviluppo della mobilità elettrica. Le recenti performance di vendita sarebbero state possibili grazie all’introduzione di modelli più economici, progettati proprio per rispettare i limiti previsti. Il cambiamento normativo potrebbe, secondo Mathieu, rallentare il ritmo di diffusione dei veicoli elettrici e ridurre la certezza degli investimenti per l’industria europea.
T&E ha infine rivolto un appello alle istituzioni europee affinché mantengano saldi gli obiettivi futuri di riduzione delle emissioni di CO2, sottolineando che ulteriori ritardi normativi comprometterebbero la capacità dell’Europa di colmare il divario competitivo con la Cina, attualmente in posizione avanzata nella produzione e diffusione di veicoli elettrici.