Piani Urbani di Mobilità Sostenibile, la scadenza del 2027 si avvicina

Città Metropolitane e Comuni devono comunicare al Ministero Infrastrutture e Trasporti entro il 6 febbraio prossimo, dati e informazioni sui PUMS esistenti, per valutare la conformità ai nuovi requisiti europei. L’approccio è collaborativo, ma se necessario, gli adeguamenti vanno assicurati obbligatoriamente dagli enti locali entro due anni

Piani Urbani Mobilità Sostenibile scadenza 2027

Una scheda di raccolta dati sui Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS) esistenti, per valutarne la conformità rispetto ai nuovi requisiti fissati dal Regolamento UE 2024/1679 sulle reti TEN T (accompagnata da una guida alla compilazione della stessa), è stata inviata dal Ministero Infrastrutture e Trasporti alle Città Metropolitane e ai Comuni interessati identificati come nodi urbani dall’Allegato II del Regolamento europeo. Le risposte devono pervenire entro il 6 febbraio prossimo via pec.

L’iniziativa rientra nell’ambito del Programma Nazionale di Sostegno ai PUMS del Ministero, come richiesto dal Regolamento europeo, per supportare l’attività di allineamento degli strumenti di pianificazione della mobilità urbana e metropolitana da parte dei 50 nodi urbani italiani, tra i 431 specificatamente individuati in tutta Europa dal citato Regolamento, e il processo di aggiornamento delle linee guida nazionali.

La valutazione richiesta dal Ministero, articolata su tre livelli, non si limita a verificare la semplice conformità agli articoli 40 e 41 del Regolamento, ma introduce anche una verifica di coerenza con l’Allegato V per orientare il miglioramento qualitativo dei PUMS e una valutazione della maturità progettuale, fondamentale per l’accesso ai finanziamenti europei.

L’attività di assistenza e supporto del Ministero, che si avvale della collaborazione tecnica della società in house “RAM Logistica Infrastrutture e Trasporti S.p.a.”, si concretizza attraverso un processo collaborativo, con la possibilità di chiarimenti e integrazioni, che coinvolge il Punto di Contatto Nazionale PUMS (il Ministero stesso) e i Nodi Urbani, in base al quale i Nodi forniscono le informazioni sui propri PUMS, mentre il Punto di Contatto Nazionale PUMS le acquisisce, le analizza e produce gli output della valutazione.

In questo modo, la scheda trasforma un obbligo normativo europeo in una concreta opportunità: supporta i Comuni nel rendere i loro PUMS non solo conformi, ma anche più efficaci, moderni e finanziabili, contribuendo a costruire una mobilità urbana davvero sostenibile e integrata con la rete TEN-T.

Qui tutta la documentazione utile agli enti locali sui PUMS

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