La Commissione europea ha presentato il Piano europeo per l’edilizia abitativa a prezzi accessibili, un’iniziativa finalizzata ad affrontare le difficoltà di accesso alla casa riscontrate in diversi Stati membri dell’Unione europea.
Negli ultimi dieci anni, i prezzi delle abitazioni nell’UE sono aumentati in media di oltre il 60%, mentre gli affitti hanno registrato incrementi superiori al 20%. Secondo la Commissione, tali dinamiche hanno avuto effetti sulla mobilità del lavoro, sull’accesso all’istruzione e sulla pianificazione familiare, con ricadute anche sulla competitività economica e sulla coesione sociale. Il Piano si inserisce in questo contesto e prevede un’azione coordinata a livello europeo, nel rispetto delle competenze nazionali e locali.
È previsto per il 2026 il primo vertice europeo sull’edilizia abitativa, che riunirà esperti, decisori politici e parti interessate per discutere lo stato di avanzamento delle misure. La Commissione presenterà inoltre una relazione di monitoraggio prima della conclusione dell’attuale mandato.
La Commissione ha indicato di aver già mobilitato circa 43 miliardi di euro nel settore immobiliare residenziale e di prevedere ulteriori risorse nel prossimo bilancio pluriennale dell’UE. L’attuazione del Piano sarà supportata dalla creazione di una Alleanza europea per l’edilizia abitativa, che coinvolgerà istituzioni europee, Stati membri, autorità locali e soggetti del settore.
Aumento dell’offerta e misure per il settore edilizio
Uno degli ambiti di intervento riguarda l’incremento dell’offerta di alloggi attraverso la rimozione di ostacoli normativi e procedurali e il miglioramento dell’efficienza del settore edilizio. La Strategia europea per l’edilizia abitativa prevede il ricorso a materiali innovativi, alla costruzione modulare e fuori sede e alla digitalizzazione dei processi, con l’obiettivo di ridurre tempi e costi di realizzazione.
Il Piano include inoltre un pacchetto di semplificazione amministrativa volto a ridurre gli oneri burocratici, accelerare il rilascio dei permessi e facilitare gli interventi di ristrutturazione. Le misure tengono conto anche dei criteri di sostenibilità ambientale e qualità edilizia, in coerenza con il Nuovo Bauhaus Europeo.
Mobilitazione degli investimenti
Il Piano, poi, è dedicato alla mobilitazione di investimenti pubblici e privati per sostenere l’edilizia sociale e a prezzi accessibili. La Commissione prevede la creazione di una piattaforma paneuropea di investimento, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, le banche promozionali nazionali e regionali e altre istituzioni finanziarie internazionali.
È inoltre prevista una revisione delle norme sugli aiuti di Stato, con l’obiettivo di rendere più agevole e rapido il sostegno pubblico ai progetti di edilizia abitativa, anche attraverso procedure semplificate.
Supporto immediato e riforme
Tra le altre cose, il Piano, prevede strumenti di supporto immediato agli Stati membri e l’avvio di riforme strutturali. Tra le misure annunciate figura una iniziativa legislativa sugli affitti a breve termine, volta a limitarne l’impatto nelle aree caratterizzate da una forte pressione abitativa, tenendo conto anche delle esigenze del settore turistico.
Il Piano affronta inoltre il tema della speculazione immobiliare, promuovendo una maggiore trasparenza del mercato residenziale, e incoraggia riforme nei settori della pianificazione territoriale, dell’edilizia sociale e della fiscalità.
Misure a favore dei gruppi più esposti
C’è, inoltre, un ambito che riguarda la tutela delle categorie maggiormente colpite dalle difficoltà abitative. Sono previste iniziative specifiche per giovani e studenti, attraverso investimenti negli alloggi universitari, il sostegno a modelli abitativi alternativi e misure di accompagnamento per gli studenti in mobilità.
Il Piano include anche interventi per la prevenzione e il contrasto della condizione di senza fissa dimora, con l’ampliamento dell’edilizia sociale e il sostegno a soluzioni ispirate all’approccio “Housing First”.











