Martedì 11 marzo il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato un ordine del giorno (primo firmatario Andrea Cerutti della Lega) che impegna la Giunta “a richiedere uno studio indipendente, commissionato dall’Autorità dei Rifiuti, capace di valutare l’impatto ambientale dell’ampliamento del Gerbido” e “a vincolare ogni successiva determinazione alle risultanze dello studio”. L’approvazione arriva dopo che l’Autorità rifiuti ha scelto di ampliare l’inceneritore di Torino costruendo una quarta linea.
Di seguito il testo dell’odg del Consiglio regionale del Piemonte sull’inceneritore di Torino:
OGGETTO: Impianto di termovalorizzazione del Gerbido
Premesso che
- il Consiglio Regionale del Piemonte, con deliberazione n. 277-11379 ha approvato il “Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e la Bonifica delle Aree Inquinate” (PRUBAI), che indentifica il fabbisogno impiantistico per il completamento del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani della Regione Piemonte, individuando, per la chiusura del ciclo di trattamento dei Rifiuti Urbani Residui, lo scenario impiantistico B.
- il predetto scenario B prevede tre sottoscenari, che sono considerati sostanzialmente equivalenti nelle ricadute ambientali:
– Sottoscenario B1: realizzazione di un nuovo termovalorizzatore nella zona Nord della Regione, per i quantitativi previsti nel PRUBAI, che si affiancherebbe all’attuale impianto di termovalorizzazione di Torino e al sistema di produzione di CSS e coincenerimento della Provincia di Cuneo;
– Sottoscenario B2: realizzazione di un nuovo termovalorizzatore nella zona Sud della Regione, per i quantitativi previsti nel PRUBAI, che si affiancherebbe all’attuale impianto di termovalorizzazione di Torino e al sistema di produzione di CSS e coincenerimento della Provincia di Cuneo;
– Sottoscenario B3: potenziamento dell’attuale termovalorizzatore di Torino, per i quantitativi previsti nel PRUBAI, che si affiancherebbe al sistema di produzione di CSS e coincenerimento della Provincia di Cuneo. - il PRUBAI ha conferito mandato all’ATO Regionale di valutare, nella pianificazione d’ambito, i tre sottoscenari con riferimento alle tecnologie da adottare, alla relativa sostenibilità economica ed alle opportunità localizzative, precisando che con deliberazione n. 9 in data 18/10/2024, il Consiglio d’Ambito di A.R. Piemonte ha avviato il procedimento di ricognizione preliminare all’attuazione dei sottoscenari B del PRUBAI per procedere all’acquisizione di primi elementi utili di valutazione in relazione alle “opportunità localizzative”;
- A.R. Piemonte ha richiesto ai vari CAV regionali, ivi incluso il CAV Torino, di esprimersi entro il 31 dicembre 2024 rispetto ai vari Sottoscenari.
Ricordato che
- in merito all’esistente impianto di Termovalorizzazione del Gerbido, in data 23 settembre 2004, l’Amministrazione Provinciale di Torino, nove Consorzi di Bacino (tra cui il Covar 14) e i dieci comuni capofila avevano sottoscritto un Protocollo di Intesa relativo alla realizzazione dell’inceneritore nell’area denominata Gerbido sito in Grugliasco, e che all’articolo 9 di tale Protocollo si prevede che: “Per un’equa distribuzione dei carichi ambientali [..] si impegnano a far rispettare l’accordo di programma per la realizzazione del CAAT relativamente alla rilocalizzazione degli impianti della Servizi Industriali S.p.A. prima dell’entrata in funzione dell’impianto di termovalorizzazione del Gerbido“, stabilendo che lo stesso dovesse essere un elemento sostitutivo e non aggiuntivo della Servizi Industriali, tema già precedentemente affrontato nei primi anni ’90 quando fu posta in essere l’ipotesi di rilocalizzare la SADI Servizi Industriali, in occasione dell’Accordo di Programma relativo alla realizzazione del CAAT, il Centro Agro Alimentare Torinese, avente sede nel comune di Grugliasco;
- il Consiglio Regionale del Piemonte, con mozione n.100/2015 all’unanimità ha espresso indirizzo alla Giunta Chiamparino in merito alla ricollocazione dell’impianto oggi Greenthesis;
- attualmente, nonostante l’entrata in funzione dell’inceneritore del Gerbido, l’impianto non è stato ricollocato né, per quanto consta, è in corso il procedimento di formazione dell’accordo di programma che dovrebbe definirne lo spostamento.
Ritenuto
- necessario considerare, nell’analisi del sottoscenario B3, attualmente secondo gli organi di stampa particolarmente accreditato, che:
a) la valutazione favorevole di impatto ambientale del Termovalorizzatore fu pronunciata sul presupposto che l’impianto della Servizi Industriali sarebbe stato rimosso dal sito di Orbassano prima dell’avvio dell’inceneritore stesso;
b) la rilocalizzazione dell’impianto Servizi Industriali era nello studio considerata misura compensativa cioè come misura di abbattimento del carico ambientale del termovalorizzatore;
c) oltre alla ricollocazione di cui al punto precedente erano stati previsti altri interventi compensativi non realizzati quali la massimizzazione del trasporto su ferro, il collegamento diretto dell’impianto allo svincolo della Tangenziale Sud di Torino e la mitigazione visiva dell’impianto;
- tali interventi non sono stati realizzati e che allo stato attuale risulta necessario aggiornare le valutazioni di impatto ambientale e il piano di azioni conseguenti in coerenza al valutando sottoscenario B3.
Il Consiglio Regionale impegna la Giunta regionale
- a richiedere uno studio indipendente, commissionato dall’Autorità dei Rifiuti, da affidarsi ad Atenei, Accademie o altri Enti Universitari Pubblici capace di valutare l’impatto ambientale dell’ampliamento del Gerbido e le eventuali compensazioni ambientali necessarie per l’azzeramento dell’impatto;
- a vincolare ogni successiva determinazione alle risultanze dello studio di cui al punto precedente;
- al rispetto dei richiamati accordi di programma o all’attuazione di misure equivalenti alle previsioni degli stessi.
Ecco il testo dell’odg:
ODG_138