Piemonte, 30 milioni per tre nuove ciclovie strategiche

La Regione finanzia tre progetti per ampliare la rete ciclabile piemontese: 32,5 chilometri tra Alba e Canelli, 52 chilometri tra Stupinigi e Venaria e 9 chilometri sul Lago Maggiore. I fondi, assegnati tramite il bando "PieMonta in bici", avviano la fase attuativa che coinvolgerà Comuni e enti territoriali in Conferenza dei servizi per autorizzazioni e pareri tecnici

Piemonte tre nuove ciclovie

La Regione Piemonte ha definito l’assegnazione di 30 milioni di euro per tre interventi dedicati allo sviluppo delle ciclovie strategiche previste dal bando “PieMonta in bici”, con l’obiettivo di rafforzare la mobilità ciclabile e favorire collegamenti turistici e quotidiani nelle aree coinvolte.

I finanziamenti sono destinati ai progetti presentati dal Comune di Alba, dalla Città metropolitana di Torino e dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola, valutati positivamente dalla Commissione regionale. Con l’approvazione si avvia ora la fase successiva, che prevede l’apertura delle Conferenze dei servizi per ottenere autorizzazioni e pareri necessari alla realizzazione delle opere.

Le risorse sono ripartite in tre interventi distinti. La Ciclovia delle Colline Unesco riceve 10 milioni di euro per un tracciato di circa 32,5 chilometri tra Alba e Canelli, pensato per valorizzare il paesaggio vitivinicolo e sostenere il cicloturismo nelle aree riconosciute dall’Unesco.

Un ulteriore stanziamento di 10 milioni interessa l’area metropolitana torinese. Il progetto prevede 52 chilometri di percorso ciclabile tra la Reggia di Stupinigi e la Reggia di Venaria, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione tra mobilità ciclabile e trasporto pubblico.

Gli ultimi 10 milioni sono destinati alla Ciclovia del Lago Maggiore, che prevede la realizzazione di circa 9 chilometri di piste ciclabili tra Stresa, Baveno e Verbania, completando l’anello di collegamento lungo le sponde del lago e nelle valli circostanti.

Secondo la Regione, l’iniziativa punta a consolidare una rete ciclabile capace di collegare territori turistici, poli culturali e aree di interesse ambientale, contribuendo alla diffusione di forme di mobilità meno impattanti e più accessibili per residenti e visitatori.

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