PM10, a Torino superata a dicembre la soglia annua di 35 sforamenti

I dati illustrati in Commissione Ambiente indicano che nel 2025 il limite giornaliero delle polveri sottili è stato oltrepassato più tardi rispetto agli anni precedenti, ma la qualità dell’aria resta su valori stabili e ancora lontani dal pieno rispetto dei parametri di legge

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Nel corso di un’audizione in Commissione Ambiente, i tecnici di Arpa Piemonte hanno illustrato l’andamento delle polveri sottili PM10 nella città di Torino, confermando che il limite annuo di 35 superamenti del valore giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo è stato raggiunto solo nel mese di dicembre.

Secondo quanto riferito dal direttore generale di Arpa Piemonte, Secondo Barbero, i valori registrati nel 2025 risultano sostanzialmente costanti rispetto agli anni precedenti. La soglia massima di superamenti consentiti dalla normativa è stata oltrepassata più tardi rispetto al passato: nel 2024 il limite era stato raggiunto circa un mese prima, mentre nel 2023 e nel 2022 già nel mese di febbraio.

Dai dati provvisori attualmente disponibili, il 2025 si configura come uno degli anni con il minor numero di sforamenti del valore limite giornaliero di PM10 all’interno della serie storica pluriennale di monitoraggio. Un elemento che, pur non segnando una svolta, indica un andamento complessivamente in lieve diminuzione delle concentrazioni più critiche.

Nel suo intervento, Barbero ha tuttavia precisato che non si osservano miglioramenti netti della qualità dell’aria cittadina. I superamenti dei limiti di legge per il PM10 continuano a verificarsi con regolarità da molti anni, anche se la tendenza mostra un progressivo avvicinamento al rispetto dei parametri normativi.

La seduta si è svolta nella Sala Orologio di Palazzo civico, sotto il coordinamento della presidente Amalia Santiangeli. Ai lavori della Commissione Ambiente hanno preso parte i commissari Fissolo, Greco, Viale, Garione e De Benedictis.

Il quadro emerso conferma quindi una situazione di sostanziale stabilità, con segnali di graduale miglioramento ma senza un cambiamento strutturale tale da garantire, nel breve periodo, il pieno rispetto dei limiti di legge sulla qualità dell’aria urbana.

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