Oltre 3,7 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolti in un anno, con una media pro capite di 64 chili: è questo il risultato che oggi consente all’Italia di superare con largo anticipo l’obiettivo europeo di riciclo fissato all’85% per il 2030. In questo contesto prende forma la Rete delle Città della Carta, un progetto promosso da Comieco e Fondazione Symbola, che mira a valorizzare i territori legati storicamente alla produzione cartaria e alla filiera del riciclo.
L’iniziativa nasce con l’intento di mettere in connessione i comuni italiani che custodiscono un patrimonio fatto di saperi artigianali, impianti industriali e consapevolezza ambientale, sviluppatosi nel tempo a partire dalle prime cartiere medievali. Non si tratta solo di luoghi di produzione, ma di comunità che hanno integrato nel tempo pratiche di sostenibilità, innovazione e cultura d’impresa, contribuendo a rendere la carta uno dei materiali più riciclati nel Paese.
Dalla memoria industriale al futuro dell’economia circolare
Il progetto si propone di consolidare un’identità condivisa tra i comuni aderenti, promuovendo il valore ambientale ed economico del riciclo e rafforzando il legame tra tradizione e innovazione. Le cartiere e le città che le ospitano non sono solo presìdi produttivi, ma anche luoghi dove la carta diventa elemento di coesione culturale, formazione civica e sviluppo sostenibile.
Alla base dell’iniziativa vi è l’idea che l’efficacia della raccolta differenziata non dipenda solo dai numeri, ma anche dalla qualità del materiale conferito. Per questo, grande attenzione è rivolta al comportamento di famiglie, scuole, attività commerciali e istituzioni locali, chiamati a contribuire in modo attivo al miglioramento dei processi di recupero.
Le finalità della Rete delle Città della Carta
Con la Rete delle Città della Carta, Comieco e Symbola promuovono un percorso che vuole dare visibilità ai territori attraverso campagne pubbliche e iniziative come la Paper Week, favorire la collaborazione con musei e imprese culturali legati alla storia della stampa e della carta, e sostenere la diffusione di buone pratiche di gestione dei rifiuti cartacei, con uno sguardo rivolto alla formazione sulle sfide future del settore.
L’obiettivo è creare un ecosistema in cui si incontrano identità locali, patrimoni culturali, competenze industriali e strumenti educativi, generando nuove sinergie tra enti pubblici, aziende, cittadini e istituzioni culturali. La simbiosi tra passato e futuro è vista come leva strategica per sostenere una economia circolare strutturata, capace di coniugare competitività e responsabilità ambientale.