Riapre il Mercato del Libero Scambio. Riparte l’economia circolare dal basso

Sabato 13 e domenica 14 giugno riparte in via Carcano a Torino il Mercato del Libero Scambio. La riapertura del Barattolo sarà all’insegna della sicurezza e della sostenibilità ambientale, una nuova sfida per l’Associazione Vivibalon

Sabato 13 e domenica 14 giugno riparte in via Carcano a Torino il Mercato del Libero Scambio. Una buona notizia non solo per la città ma soprattutto per quelle centinaia di persone che grazie al mercato ritorneranno a percepire un reddito dopo mesi di inattività. Senza dimenticare i vantaggi ambientali diretti da una delle pratiche pilastro dell’economia circolare: il riuso.

La riapertura del Barattolo (questo il nome ufficiale del mercato, ndr) sarà all’insegna della sicurezza e della sostenibilità. Insomma una nuova sfida per l’Associazione Vivibalon che durante il lockdown si era reinventata contribuendo a far nascere la Carovana Salvacibo “per aiutare gli invisibili durante l’emergenza”.

Sul fronte della sicurezza è quasi una rivoluzione. Non più due ingressi ma solo uno (via Carcano) per contingentare al meglio il numero di persone presenti all’interno del mercato. Una volta entrati gli avventori dovranno seguire un percorso obbligato realizzato per ottenere un maggiore ordine tra i clienti e garantire al contempo il giusto distanziamento. Ma non preoccupatevi sarà sempre possibile gironzolare tra le centinaia di bancarelle alla ricerca dell’agognato e introvabile oggetto di design o quel capo d’abbigliamo che sognate da anni.

In tutta l’area saranno disseminati cartelli e avvisi che rimandano alle principali regole da rispettare per muoversi in sicurezza. All’ingresso i visitatori troveranno dispenser di liquido disinfettante e ognuno dei 400 venditori a sua volta posizionerà sulla propria bancarella altri contenitori di liquido disinfettante per i clienti. Una scelta quest’ultima che può sembrare ovvia ma non lo è. Infatti, nonostante le ferree regole imposte per la riapertura, Vivibalon ha deciso di non arrestare il suo percorso verso un mercato attento alla gestione sostenibile dei propri rifiuti, ed ecco perché non ci sarà l’obbligo di indossare i guanti per i clienti. Insomma, per contrastare una invasione certa di rifiuti non differenziabili come i guanti monouso, i venditori hanno deciso di dare la possibilità ai loro clienti di disinfettarsi le mani ogni due metri. Una scelta azzeccata alla luce delle forti preoccupazioni espresse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da Ricciardi in merito all’uso dei guanti e comunque in linea con le ‘Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative’ approvate dal Governo in accordo con la Conferenza delle Regioni.

Rimanendo in tema di sostenibilità e gestione rifiuti non va dimenticato che nell’area di via Carcano l’attenzione alla raccolta differenziata sarà altissima come sempre e, come sempre, ci saranno i container per il recupero del tessile grazie alla partnership con Humana People to People. Mentre i progetti legali all’integrazione e al riuso come Vivilibron torneranno a pieno regime già nelle prossime settimane.

Insomma non resta che indossare la mascherina (perché obbligatoria) e farsi un giro in via Carcano. A me no che non dobbiate comprare un armadio il consiglio di Eco dalle Città è quello di andarci in bicicletta.