Energia Ue, più rinnovabili ed elettrificazione per ridurre costi e migliorare l’indipendenza

Aumentare le fonti rinnovabili in tutta l'Ue potrebbe ridurre i costi di produzione di elettricità, migliorare l'indipendenza energetica e sostenere la transizione verso un'industria pulita. Allo stesso tempo, è necessario accelerare l'elettrificazione del riscaldamento, dei trasporti e dell'industria "per sostenere il futuro pulito e competitivo dell'Europa". A dirlo è l'ultimo rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente (EEA) "Rinnovabili, elettrificazione e flessibilità - per una trasformazione competitiva del sistema energetico dell'UE entro il 2030"

Coordinamento Free il Pniec

Aumentare le fonti rinnovabili in tutta l’Ue potrebbe ridurre i costi di produzione di elettricità, migliorare l’indipendenza energetica e sostenere la transizione verso un’industria pulita. Allo stesso tempo, è necessario accelerare l’elettrificazione del riscaldamento, dei trasporti e dell’industria “per sostenere il futuro pulito e competitivo dell’Europa”.

A dirlo è l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA)Rinnovabili, elettrificazione e flessibilità – per una trasformazione competitiva del sistema energetico dell’UE entro il 2030″, che rileva come l’Unione europea abbia “già dimostrato la capacità di allontanarsi dai combustibili fossili, con le emissioni di CO2 del settore elettrico in calo significativo negli ultimi decenni“. Di contro “i progressi nella decarbonizzazione del riscaldamento e dei trasporti, dove dominano gas e petrolio, sono più lenti”, per cui bisogna accelerare.

Nel 2022 prezzi più elevati del gas hanno raddoppiato i costi delle importazioni di energia dell’Ue, arrivando al 4% del PIL. Il rapporto EEA sottolinea che le energie rinnovabili, in particolare il solare e l’eolico, “offrono un percorso sostenibile verso una maggiore indipendenza energetica. Investendo nella generazione domestica di elettricità rinnovabile, insieme a “sforzi più forti per migliorare l’efficienza energetica e delle risorse, gli Stati membri possono sostituire le importazioni volatili di combustibili fossili con fonti energetiche disponibili, a basso costo e più pulite”.

Risparmio sui costi per la produzione di elettricità

Un’analisi lungimirante della rete europea rileva che i costi variabili di produzione di elettricità nell’Ue potrebbero scendere fino al 57% rispetto ai livelli del 2023, se vengono soddisfatti i parametri di riferimento Ue al 2030 per le energie rinnovabili e l’efficienza. “A lungo termine – dice l’EEA – questo può tradursi in prezzi al consumo più bassi, mentre a breve termine, è probabile che i risparmi siano almeno parzialmente compensati dalle esigenze di investimento per una rete europea più flessibile e altre spese nazionali”.

Per raccogliere i benefici, il rapporto identifica tre priorità urgenti:

  1. Sbloccare il capitale per le energie rinnovabili: la capacità elettrica delle energie rinnovabili deve salire al 77% della capacità totale installata entro il 2030 (rispetto a oltre il 50% di oggi). Interessanti quadri fiscali e normativi potrebbero sostenere un maggiore livello di investimenti a breve termine.
  2. Raddoppiare la flessibilità del sistema: le reti intelligenti e interconnesse, la risposta alla domanda e le soluzioni di stoccaggio devono aumentare rapidamente per mantenere il sistema energetico costantemente in equilibrio.
  3. Rafforzare il coordinamento a livello dell’UE: la cooperazione transfrontaliera sulle infrastrutture e sulla pianificazione è essenziale per bilanciare le disparità regionali, ridurre le inefficienze e massimizzare la resilienza del sistema energetico europeo.

Necessità di un approccio mirato e settoriale

L’elettrificazione del riscaldamento domestico e dell’industria, alimentata da pompe di calore e profonda ristrutturazione di edifici inefficienti, sarà fondamentale per eliminare gradualmente i combustibili fossili già a breve termine, aggiunge il rapporto. Nell’industria, la prevedibilità nell’ambito del sistema di scambio di emissioni dell’Ue, il principale strumento economico che affronta le emissioni di questo settore, incentiverà ulteriori riduzioni delle emissioni. Nei trasporti, accelerare l’adozione di veicoli elettrici – combinata con le infrastrutture per camminare, andare in bicicletta e trasporto collettivo – guiderà sia la decarbonizzazione che i risparmi dei consumatori.

Il rapporto EEA incoraggia inoltre gli Stati membri “a coordinare gli sforzi politici e tecnologici“. Questo richiederà “l’allineamento dei segnali fiscali e di determinazione dei prezzi in tutto il sistema energetico e l’eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili, che hanno raggiunto livelli record nel 2022-2023. Capovolgere la tendenza stagnante dell’elettrificazione entro il 2030 richiede segnali economici più chiari da tutto il sistema energetico. È probabile che guidare le decisioni dei consumatori privati in merito agli edifici e ai trasporti richieda pacchetti di politiche più completi, oltre ai segnali di prezzo”.

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