Rinnovabili, Pichetto: “Stiamo lavorando per un Testo Unico”

Nel corso di un’audizione in Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza ha annunciato diverse novità per le FER nazionali che dovrebbero concretizzarsi in questo 2024. L'obiettivo è raggiungere i target di decarbonizzazione alla luce dei recenti sviluppi dello scenario geopolitico internazionale e i riflettori sono puntati sulle rinnovabili termiche

Pichetto alla Camera Testo Unico sulle rinnovabili

Il Ministro Pichetto illustra le novità per il settore delle energie rinnovabili (FER) in Italia. Durante l’audizione del 20 marzo alla Camera dei Deputati, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha delineato un quadro ricco di cambiamenti per il 2024.

Tra le novità più attese:

  • Il Decreto FER 2: la sua emanazione, seppur in ritardo, segnerà un passo importante per il settore
  • Revisione del Conto Termico: il meccanismo di incentivazione per l’efficienza energetica sarà oggetto di revisione
  • Nuovo meccanismo di supporto per la geotermia: un sistema dedicato per sostenere lo sviluppo di questa fonte rinnovabile

L’attenzione del Ministro Pichetto si è focalizzata in particolare sulle rinnovabili termiche. In un contesto energetico reso complesso dagli ultimi avvenimenti geopolitici, il Ministro ha sottolineato l’importanza di puntare sulla sostituzione degli impianti più inquinanti con alternative a basse emissioni.

Il dicastero sta lavorando su un provvedimento molto atteso nel settore dell’energia pulita: il Testo Unico delle Rinnovabili. Questo strumento è progettato per apportare chiarezza e semplificazione aggiuntiva alle diverse procedure nel campo delle energie rinnovabili. Secondo quanto spiegato da Pichetto, l’obiettivo è quello di creare “un Testo unico legislativo di rango primario che raccolga, accorpi e consolidi tutte le norme che regolano l’impiego delle fonti rinnovabili e che sostituisca la legislazione esistente in materia più rilevante. Sul fronte legislativo, saranno definiti i principi per la razionalizzazione e l’armonizzazione delle procedure di autorizzazione per le FER a livello subnazionale”.

Tra le novità del settore energetico, spicca la progettazione di un nuovo meccanismo di supporto mirato a meglio adattarsi alle tecnologie energetiche con un profilo di produzione meno intermittente. Questo meccanismo, previsto dal Decreto Legislativo del 9 dicembre 2023, n. 181, è progettato per dare nuovo impulso alla geotermia italiana, equiparandola ai contingenti inseriti nel Fondo per la Transizione Energetica (FER2).

Prossimamente, il Ministero avvierà un processo di consultazione pubblica riguardante la revisione del Conto Termico, con l’inclusione di nuovi requisiti per le tecnologie bioenergetiche”, ha annunciato Pichetto. “In aggiunta, stiamo elaborando un decreto per l’introduzione di incentivi a asta per grandi impianti di produzione di energia termica rinnovabile, e stiamo attivamente lavorando alla riforma delle detrazioni fiscali per migliorare l’efficienza energetica degli edifici”. È appena stata completata la consultazione pubblica sul decreto che stabilisce le regole per promuovere l’uso di energia termica rinnovabile nelle vendite di calore. “In questo contesto, le biomasse potrebbero svolgere un ruolo significativo nelle decisioni di investimento delle aziende di teleriscaldamento”.

Molte aspettative si concentrano sul decreto FER 2, che prevede un contingente specifico per le biomasse e il biogas. È importante ricordare che questo provvedimento mira ad incentivare fonti e tecnologie ancora in fase di sviluppo o con costi operativi elevati, caratterizzate da innovazione e da un basso impatto ambientale e territoriale. Dopo lunghi anni di attesa, il decreto è finalmente stato inviato alla Commissione Europea per la sua approvazione. I tempi per l’approvazione sembrano essere ormai prossimi. “Ci hanno informato che mancano solamente le firme dell’Esecutivo dell’Unione Europea”, ha precisato il ministro.

Infine il MASE prevede di pubblicare a breve un avviso per la raccolta delle manifestazioni di interesse da parte delle autorità portuali. Questo avviso mira a individuare almeno due porti nel Mezzogiorno da destinare ai futuri poli cantieristici per le piattaforme dell’eolico offshore. Successivamente, il governo condurrà una valutazione per individuare le aree demaniali marittime più adatte allo sviluppo. Tale valutazione includerà la considerazione degli interventi infrastrutturali necessari e delle modalità di finanziamento per tali interventi.