Ritorno del freddo, ecco le città che hanno prorogato l’accensione dei riscaldamenti

Vista l'ondata di freddo che ha fatto precipitare le temperature in molte città, molti comuni italiani hanno concesso una proroga dell’accensione del riscaldamento. Alcuni fino ai primi di maggio. Ecco i principali, in ordine alfabetico regione per regione

A central heating radiator dial at a home in London, Britain, 23 August 2022. ANSA/TOLGA AKMEN

Vista l’ondata di freddo che ha fatto precipitare le temperature in molte città, molti comuni italiani hanno concesso una proroga dell’accensione del riscaldamento. Alcuni fino ai primi di maggio. Ecco i principali, in ordine alfabetico regione per regione.

Abruzzo

  • Chieti: il sindaco ha firmato l’ordinanza per la proroga dell’accensione del riscaldamento fino al 1 maggio compreso, per 6 ore al giorno tra le 5 e le 23.

Emilia-Romagna

  • Bologna: nel capoluogo di regione è possibile mantenere in funzione gli impianti di riscaldamento fino al 26 aprile compreso, in tutte le tipologie di edificio. L’indicazione del Comune prevede però la raccomandazione a tenere i termosifoni accesi solo nelle ore più fredde, per un massimo di 6 ore al giorno, e di non superare la soglia dei 19 gradi centigradi;
  • Parma: accensione fino al 28 aprile compreso, per un massimo di 6,5 ore al giorno tra le 5 e le 23;
  • Fidenza: è possibile riaccendere gli impianti e tenerli in funzione dal 19 aprile al 3 maggio;
  • Castel San Pietro Terme: impianti accesi fino al 25 aprile compreso, per un massimo di 6 ore e mezza al giorno tra le 5 e le 23;
  • Castenaso: accensione fino al 26 aprile compreso.

Friuli Venezia Giulia

  • Pordenone: proroga fino al 28 aprile compreso, per 6 ore e mezza divise in due fasce orarie tra le 5 e le 23.

Liguria

  • Genova: si possono tenere accesi gli impianti di riscaldamento fino al 30 aprile compreso, per un massimo di 6 ore al giorno;
  • La Spezia: gli impianti termici possono restare in funzione fino al 23 aprile compreso per un massimo di 6 ore al giorno.

Lombardia

  • Sondrio: proroga fino al 28 aprile compreso, per 6 ore e mezza tra le 5 e le 23.

Piemonte

  • Alessandria: nel Comune piemontese, secondo quanto previsto dall’ordinanza del sindaco, è possibile attivare gli impianti di riscaldamento per un massimo di 7 ore al giorno “in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio”.

Sardegna

  • Nuoro: proroga valida fino al 20 aprile compreso nel Comune sardo, anche in questo caso rispettando il limite delle 6 ore al giorno.

Toscana

  • Arezzo: l’accensione dei riscaldamenti è prevista dall’ordinanza comunale fino al 24 aprile compreso, per un massimo di 6 ore al giorno ma senza superare i 17 gradi centigradi negli edifici industriali e i 19 gradi centigradi in tutti gli altri immobili;
  • Livorno: riscaldamenti accesi fino al 30 aprile compreso, per un massimo di 6 ore al giorno tra le 5 e le 23;
  • Siena: fino al 30 aprile compreso gli impianti potranno restare in funzione per un massimo di 6 ore al giorno.

Umbria

  • Perugia: nel capoluogo umbro il riscaldamento potrà restare acceso fino al 29 aprile compreso per sei ore al giorno, nella fascia compresa tra le 5 e le 23.

Veneto

  • Verona: si possono tenere accesi i caloriferi per 7 ore giornaliere fino al 30 aprile, fino a 19 gradi centigradi sia negli edifici pubblici che in quelli privati.