Riutilizzo in Italia, Rete ONU: fenomeno in crescita ma la politica deve fare di più

Secondo il primo rapporto sul fenomeno del riuso consegnato da ISPRA all’Unione Europea, nel 2021 in Italia i beni usati riutilizzati hanno raggiunto le 232 mila le tonnellate. Un settore in espansione ma ancora frenato da leggi e norme inadeguate. Abbiamo parlato del fenomeno, del suo sviluppo, delle sue grandi potenzialità e attuali criticità - ampiamente migliorabili con un maggiore impegno istituzionale e normativo sul tema - con il portavoce di Rete Onu, Alessandro Giuliani

Secondo il primo rapporto sul fenomeno del riuso consegnato da ISPRA all’Unione Europea, nel 2021 in Italia i beni usati riutilizzati hanno raggiunto le 232 mila le tonnellate. Le merceologie analizzate sono state il tessile (13.933 tonnellate), gli apparecchi elettronici ed elettrici (63.434 tonnellate), i mobili (119.067 tonnellate) e le altre frazioni merceologiche (35.280 tonnellate). Si tratta dei primi dati ufficiali sul riutilizzo basati sull’osservazione dell’economia reale, un passo che Rete ONU (Operatori Nazionali Usato), che ha collaborato al rapporto con Ispra, ritiene importantissimo per l’elaborazione di politiche pubbliche solide ed efficaci in materia.

Abbiamo parlato del fenomeno del riutilizzo in Italia, del suo sviluppo, delle sue grandi potenzialità e attuali criticità – ampiamente migliorabili con un maggiore impegno istituzionale e normativo sul tema – con il portavoce di Rete Onu, Alessandro Giuliani. Ecco che cosa ci ha detto: