Sciopero trasporti del 12 dicembre: stop a treni, bus e tram per 24 ore

La mobilitazione indetta nell’ambito dello sciopero generale nazionale coinvolge in modo esteso il settore dei trasporti, con ripercussioni rilevanti sulla circolazione ferroviaria, sul trasporto pubblico locale e sui servizi bus del gruppo FS, mentre il comparto aereo resta escluso e vivrà una giornata di protesta separata il 17 dicembre

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Lo sciopero del 12 dicembre 2025, proclamato dalla Cgil contro la legge di bilancio, si tradurrà in una giornata particolarmente complessa per chi si sposta. L’adesione della Filt-Cgil, il sindacato dei lavoratori dei trasporti, estende infatti la mobilitazione all’intero comparto, pur con modalità diverse tra i vari servizi. La protesta rientra in un quadro più ampio che interessa tutti i settori pubblici e privati, ma è nei trasporti che gli effetti saranno più evidenti.

Il cuore dell’agitazione riguarda la circolazione ferroviaria, con lo stop del personale del Gruppo FS e delle altre imprese ferroviarie dalle 0.01 alle 21. Le fasce di garanzia dei giorni feriali – 6-9 e 18-21 – assicureranno una quota minima di collegamenti, ma al di fuori di queste finestre sono previste riduzioni significative, cancellazioni e variazioni. I treni a lunga percorrenza avranno un elenco dedicato di corse garantite, mentre per i regionali e suburbani la disponibilità dipenderà dai programmi delle singole imprese. La regola dell’“ora di arrivo” resterà valida per i convogli già in viaggio al momento dell’avvio dello sciopero.

Situazione altrettanto articolata nel trasporto pubblico locale, dove lo stop di 24 ore riguarderà autisti di bus, tranvieri e personale delle metropolitane, nel rispetto delle fasce di garanzia definite a livello locale. Ogni città applicherà i propri orari protetti: Milano manterrà il servizio nelle fasce mattutine e pomeridiane, Roma applicherà le consuete finestre legali, mentre a Napoli saranno garantiti i collegamenti solo negli intervalli 5.30-8.30 e 17-20. La variabilità territoriale rende necessario verificare le comunicazioni ufficiali delle aziende, poiché la regolarità del servizio cambia sensibilmente da un contesto all’altro.

Lo sciopero coinvolgerà anche i servizi bus del gruppo FS, con possibili cancellazioni e variazioni lungo tutto l’arco della giornata. I collegamenti sostitutivi in orario saranno soggetti alle fasce di garanzia 6-9 e 18-21, mentre i servizi FrecciaLink non disporranno di alcuna finestra protetta. Questo significa che sia i treni sia i mezzi integrati potranno subire discontinuità, incidendo sulle coincidenze e sui collegamenti regionali e interregionali.

Nella logistica e nel trasporto merci, la mobilitazione seguirà un’impostazione analoga: sarà assicurato almeno il 50% dei servizi ferroviari considerati essenziali, mentre per gli altri segmenti operativi potranno verificarsi riduzioni legate allo stop dell’intero turno di lavoro. Le ricadute potrebbero interessare alcune catene distributive, anche se la presenza di servizi minimi dovrebbe contenere gli effetti più rilevanti.

Per chi deve spostarsi, la giornata del 12 dicembre richiederà una programmazione attenta. Le fasce di garanzia offriranno una base minima di servizi, ma tutto ciò che avviene al di fuori di quegli orari sarà esposto a ritardi, soppressioni e possibili congestioni. Verificare in tempo reale il proprio mezzo di trasporto, programmare partenze anticipate e considerare alternative – dal car sharing alle soluzioni miste ferro-gomma – può contribuire a ridurre i disagi. Il settore aereo resterà escluso dalla mobilitazione del 12 dicembre, ma vivrà una protesta dedicata il 17 dicembre, con modalità che saranno comunicate dalle compagnie e dagli scali.

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