Sentenza Tar sulle fonti rinnovabili, Coordinamento FREE chiede nuove regole

La sentenza n. 9155/2025 del TAR del Lazio impone la riscrittura parziale del Decreto Aree Idonee, accogliendo le criticità sollevate da ANEV. Il Ministero dell’Ambiente dovrà intervenire entro 60 giorni per definire criteri nazionali omogenei. Il Coordinamento FREE sollecita maggiore chiarezza normativa e tempi certi per gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili

Dopo la recente sentenza del TAR del Lazio, che ha richiesto la modifica parziale del Decreto Aree Idonee per le fonti rinnovabili, emanato nel giugno 2024, si riapre il confronto sulla necessità di una cornice normativa più stabile per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) dovrà riformulare entro 60 giorni i passaggi relativi al regime transitorio e alla definizione delle aree idonee e non idonee, con l’obiettivo di evitare disomogeneità tra le normative regionali.

Piattelli (FREE): “Norme coerenti e tempi certi per il settore”

Il presidente del Coordinamento FREE, Attilio Piattelli, ha commentato la vicenda sottolineando la necessità di regole chiare e omogenee su tutto il territorio nazionale. «La sentenza – ha dichiarato – conferma quanto sosteniamo da tempo: occorre una base normativa coerente che consenta di accelerare i progetti senza compromettere la tutela ambientale e paesaggistica». Piattelli ha inoltre evidenziato che l’attuale incertezza normativa rappresenta un freno agli investimenti e alle autorizzazioni, compromettendo il raggiungimento degli obiettivi del PNIEC al 2030.

Nuovo decreto atteso entro due mesi

Il nuovo decreto dovrà stabilire criteri tecnici oggettivi per guidare le Regioni nella definizione delle aree, evitando difformità interpretative che rallentano l’iter autorizzativo degli impianti. Secondo FREE, il quadro normativo attuale rischia di generare ulteriore confusione, incidendo negativamente sulla pianificazione e sul rispetto dei target di installazione di fonti rinnovabili.

Transizione energetica e confronto con il settore

Il Coordinamento FREE auspica che il prossimo intervento normativo sia frutto di un confronto strutturato con gli operatori del settore, per garantire strumenti adeguati a uno sviluppo equilibrato. “La transizione energetica non può dipendere da ricorsi e sentenze – ha concluso Piattelli – ma da un’effettiva volontà politica e istituzionale di promuovere norme coerenti con gli obiettivi ambientali”.

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