Terra Rara a Varese, i RAEE diventano arte in un progetto di cittadinanza attiva

Dal 22 settembre 2025 a gennaio 2026 cittadini, scuole e associazioni parteciperanno alla raccolta dei rifiuti elettronici che saranno trasformati in un’opera d’arte, per poi tornare al riciclo. L’iniziativa, sostenuta dal Comune di Varese, coinvolge anche imprese e fondazioni locali

Terra Rara Varese RAEE

A Varese prende avvio Terra Rara, un progetto che unisce arte, sostenibilità e cittadinanza attiva. Promosso in collaborazione con il Comune di Varese e curato da Karakorum impresa sociale, il percorso intende sensibilizzare la popolazione sull’importanza del corretto smaltimento dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), con particolare attenzione a quelli di piccole dimensioni come smartphone, caricabatterie, telecomandi, auricolari e piccoli elettrodomestici.

Raccolta e partecipazione

Il progetto prevede una campagna di raccolta dei RAEE nelle scuole, in spazi pubblici e in strutture aderenti. Dal 20 ottobre al 27 novembre i materiali conferiti saranno selezionati dall’artista Livia Paola Di Chiara per la realizzazione di un’opera collettiva intitolata Terra Rara.

L’opera e l’esposizione

Il processo creativo sarà ospitato negli spazi adiacenti all’ex teatro Politeama, messi a disposizione dalla Fondazione Molina, e sarà aperto alla partecipazione dei cittadini. L’installazione verrà esposta durante il periodo natalizio a Palazzo Estense e, una volta conclusa, sarà smontata: i materiali torneranno al ciclo del riciclo attraverso impianti autorizzati.

I RAEE come risorsa

“I RAEE sono riciclabili per oltre il 90% del loro peso e contengono terre rare preziose – ha ricordato il presidente del consorzio nazionale di gestione –. Terra Rara vuole trasformare la raccolta in un’azione collettiva che coinvolga cittadini, scuole, imprese e istituzioni”.

Il ruolo delle istituzioni

Il progetto ha ricevuto il sostegno delle istituzioni locali. “Con Terra Rara non nasce solo un’opera d’arte, ma un messaggio di sostenibilità e responsabilità ambientale“, ha sottolineato Nicoletta San Martino, assessora all’ambiente del Comune di Varese.

L’assessore alla cultura Enzo Rosario Laforgia ha richiamato l’attenzione sul tema dell’obsolescenza programmata, mentre il curatore Stefano Beghi ha ribadito che “i cittadini non sono spettatori passivi, ma parte di un sistema che consuma risorse: l’opera renderà visibile questo legame”.

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