Torino, il 19 ottobre torna Bike Pride: il tema 2025 è “una città per tutte le ruote”

“Sarà una festa collettiva: con lentezza, in sicurezza e in armonia con la città, vogliamo riappropriarci dello spazio pubblico”. Così Francesca D’Emilio, segretaria Fiab Torino Bike Pride, ha presentato la 14esima edizione della pedalata annuale per le strade della città. Il tema di quest’anno, “Velomobilità. Una città per tutte le ruote” invita a ripensare la mobilità urbana partendo da chi si muove attivamente e su veicoli leggeri: biciclette tradizionali, a pedalata assistita, bici da carico, tricicli, handbike e sedie a rotelle. Tutte forme di spostamento che restituiscono spazio pubblico alle persone e rappresentano una mobilità davvero democratica

Torino 19 ottobre Bike Pride 2025

“Sarà una festa collettiva: con lentezza, in sicurezza e in armonia con la città, vogliamo riappropriarci dello spazio pubblico”. Così Francesca D’Emilio, segretaria Fiab Torino Bike Pride, ha presentato la 14esima edizione della pedalata annuale per le strade della città. Domenica 19 ottobre 2025 torna la parata a pedali organizzata dall’associazione Fiab Torino Bike Pride con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Torino. Un evento gratuito e aperto a chiunque, per celebrare la libertà di muoversi senza auto e immaginare una città più accessibile, sicura e condivisa.

La partenza è prevista alle 14 dal Parco Colonnetti a Mirafiori Sud. Il percorso, lungo circa 14 km, attraverserà la città su strade libere dal traffico autoveicolare, per poi tornare al punto di partenza: si svilupperà lungo un anello che connetterà diversi quartieri, da Mirafiori Sud a Lingotto, da Nizza Millefonti a Santa Rita, Crocetta e Mirafiori Nord. Durante la parata si pedalerà su corso Unità d’Italia, nel sottopasso del Lingotto e su corso IV Novembre costeggiando il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto e lo Stadio olimpico. Chi vorrà seguire o raggiungere il corteo lungo il percorso potrà farlo dall’app gratuita Critical Maps che mostrerà la posizione aggiornata della parata.

Le attività in realtà iniziano già dalle 11 con l’apertura degli stand e attività per bambine e bambini. Un laboratorio, a cura di MAcA – Museo A come Ambiente, sarà dedicato alla ciclofficina. Un altro, organizzatoda The Paper Lab, sarà invece più creativo e ludico. Per le ore13 è previsto ilpranzo al sacco e un pic-nic collettivo, con possibilità di acquistare il cibo presso la Locanda nel Parco e l’Oasi Park ristobar.

Una città per tutte le ruote 

Il tema di quest’anno, “Velomobilità. Una città per tutte le ruote” invita a ripensare la mobilità urbana partendo da chi si muove attivamente e su veicoli leggeri: biciclette tradizionali, a pedalata assistita, bici da carico, tricicli, handbike e sedie a rotelle. Tutte forme di spostamento che restituiscono spazio pubblico alle persone e rappresentano una mobilità davvero democratica: accessibile per età, condizione fisica, genere e reddito.

La velomobilità non è solo una scelta ecologica, ma un atto di giustizia sociale e ambientale. Il commento di Ammj Traore, presidente di Fiab Torino Bike Pride: “Ancora troppe persone oggi non hanno la possibilità di poter rinunciare all’auto, perché mancano le condizioni di sicurezza e accessibilità delle infrastrutture. È il risultato di un sistema di mobilità autocentrico che spreca spazio pubblico lasciandolo quasi tutto alle auto e mantenendo inesplorato un enorme potenziale d’uso della strada. Uno spazio urbano più inclusivo e accogliente aumenterebbe l’autonomia di tutte le persone, soprattutto di chi oggi è limitato da un sistema che non offre alternative valide all’auto privata. Una ciclabilità inclusiva significa ripensare intersezioni più sicure, dimensioni più generose delle infrastrutture esistenti e future, segnaletica più riconoscibile e uniforme, manutenzione costante garantendo accessibilità fisica ma anche sensoriale. In vista della revisione del Biciplan ribadiamo la necessità di una città connessa e senza barriere architettoniche, in cui le infrastrutture ciclabili siano inclusive, in grado di ospitare anche mezzi a pedali o assistiti elettricamente con ingombri maggiori della comune bicicletta, garantendo a chiunque la libertà e il diritto di muoversi in modo sicuro e autonomo. Continueremo ad avanzare proposte all’Amministrazione e a sensibilizzare la cittadinanza. Con questo messaggio invitiamo tutte le persone a pedalare con noi per una città più accessibile, sana e bella”. 

L’associazione Fiab Torino Bike Pride chiede all’Amministrazione di investire in una rete di infrastrutture ciclabili per la mobilità attiva e di moderazione della velocità ben connessa, sicura e inclusiva, con manutenzione costante, segnaletica chiara e ampiezze adeguate per tutti i mezzi leggeri. Si ribadisce l’esigenza di avere in ambito urbano percorsi diretti e ben riconoscibili, evitando percorsi promiscui ciclopedonali che spesso minano la convivenza di persone a piedi e in bici. 

“Entro il 2026 a Torino – risponde Chiara Foglietta, assessora alla Mobilità della Città di Torino – saranno introdotti 50 nuovi chilometri di piste ciclabili. Grazie all’investimento di Fondazione Crt avremo a disposizione un milione e mezzo di euro per rifare la segnaletica. C’è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta”. Secondo l’assessora, importante è stata anche la scelta rinnovata di occupare le periferie: dopo il Parco Braccini l’anno scorso, quest’anno il percorso del Bike pride partirà da Mirafiori Sud e si svilupperà su diversi quartieri della periferia di Torino.

Mappare per includere

Quest’anno, in occasione del Bike Pride, l’associazione lancia una mappatura partecipata dei punti critici delle infrastrutture ciclabili, realizzata in collaborazione con associazioni e cittadinanza. Il progetto si sviluppa in due fasi: una definizione condivisa che raccoglierà concetti, esperienze e osservazioni utili da presentare al Comune in occasione del Bike Pride; una mappatura partecipata con eventi diffusi per segnalare e discutere insieme le criticità della rete ciclabile.

In virtù della tematica e della velomobilità, quest’anno il Bike Pride ha avviato un percorso di collaborazione con Disability Pride Torino e con le associazioni B-Free, 160CM, CPD – Consulta delle Persone in Difficoltà per rafforzare il messaggio condiviso.

Il Bike Pride 2025 si inserisce all’interno del progetto “Cicli naturali: urban biodiversity by bike”, con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo. Il piano si propone di rispondere alle sfide emergenti legate alla salute e alla sostenibilità ambientale, promuovendo un approccio olistico che integra benessere umano, salute circolare e salvaguardia dell’ecosistema. 

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