Torino, cantieri piazza Baldissera e Valentino: bici e pedoni dimenticati

Lo denunciano in un comunicato le associazioni torinesi per la mobilità sostenibile: "Pedalare a Torino in Piazza Baldissera e nel tratto del Parco del Valentino, tra corso Dante e Corso Raffaello, è a oggi impossibile. Quelli citati sono solo due casi, di nuovi cantieri, in cui in fase di realizzazione dell’area di cantiere, ci si è dimenticati di chi pedala. E in alcuni casi anche di chi cammina"

Pedalare a Torino in Piazza Baldissera e nel tratto del Parco del Valentino, tra corso Dante e Corso Raffaello, è a oggi impossibile. Quelli citati sono solo due casi, di nuovi cantieri, in cui in fase di realizzazione dell’area di cantiere, ci si è dimenticati di chi pedala. E in alcuni casi anche di chi cammina. Lo denunciano in un comunicato le associazioni torinesi per la mobilità sostenibile.

“Mentre si discute di come permettere di posteggiare le auto dentro al Parco, ad oggi abbandonate anche sui passaggi pedonali durante i fine settimana – sottolineano Bike Pride e le altre – rimane la periodica e ricorrente assenza di infrastrutture temporanee per la sicurezza di chi pedala“. Le associazioni avanzano richieste all’Amministrazione Comunale che vengano fatte applicare le norme già esistenti, che impongono di garantire percorsi sicuri e continui anche durante i cantieri, senza costringere a cambiare strada o dover spingere la bici in contesti pericolosi.

“Ogni nuovo cantiere stradale aperto in città pone a chi pedala la domanda: si saranno ricordati di me? L’assenza di percorsi alternativi in caso di cantiere che coinvolge la ciclabile o il marciapiede può tradursi in un rischio per chi si muove in bici, a piedi o altri mezzi di mobilità attiva. La mancanza di percorsi alternativi ciclabili e pedonali sicuri e di segnaletica adeguata espone quotidianamente le persone a situazioni pericolose e ingiustificate. Questo avviene in caso di cantieri stradali, ma anche in caso di rifacimento facciate o interventi nel sottosuolo, come ad esempio in queste settimane lungo via Principe Amedeo o corso Vittorio Emanuele all’altezza del Valentino”.

Una situazione che mette a rischio la sicurezza di tutti 

Ancora. “Si tratta di una situazione che ignora le esigenze quotidiane delle persone e mette a rischio la loro sicurezza. Gli attraversamenti sono maldisposti o cancellati, mentre chi è sulla pista ciclabile si ritrova improvvisamente costretto a condividere uno spazio risicato con le auto, camion e bus. Questi episodi sono a tutti gli effetti violazioni di sicurezza e della tutela della salute pubblica, non semplici disagi”. 

Tra i principali punti critici segnalati in diversi cantieri, come Piazza Baldissera e nella zona del parco del Valentino, le associazioni riscontrano: piste ciclabili interrotte, nessuna deviazione sicura o indicazioni chiare per chi le percorre; obbligo di spingere la bici a mano; segnaletica inadeguata: cartelli insufficienti, confusi o non conformi alle norme; marciapiedi bloccati: assenza di percorsi alternativi protetti, con obbligo  di camminare sulla carreggiata o attraversare allungando ingiustamente i tempi.

Le richieste all’Amministrazione Comunale

“Chiediamo un intervento immediato e un cambio di approccio nella gestione degli enti preposti alla vigilanza sulla sicurezza nei cantieri”. In particolare: fine dell’improvvisazione: la Stazione Appaltante deve verificare che già in fase di progettazione siano previsti percorsi pedonali e ciclabili alternativi, sicuri e protetti, conformi al Codice della Strada e concordati con la Polizia Locale. Questo per evitare soluzioni improvvisate che compromettano la sicurezza e l’accessibilità durante i lavori; rispetto del Regolamento edilizio comunale (art. 64 – Conduzione del cantiere e recinzioni provvisorie) ribadisce l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie a salvaguardare l’incolumità pubblica, garantire il transito e prevenire situazioni di pericolo; controlli più rigorosi: verifiche puntuali della Polizia Locale e degli uffici tecnici comunali prima e durante l’apertura di ogni cantiere, con richiami e sanzioni effettive in caso di mancato rispetto delle regole; coinvolgimento della Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico: apertura di un tavolo di confronto per definire linee guida chiare e condivise sulla sicurezza nei cantieri e sulle modalità di informazione preventiva alla cittadinanza.

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