Torino, proposta popolare per migliorare il Regolamento del Verde

Oltre duemila cittadini chiedono di riformare le norme sulle alberate urbane, introducendo criteri più rigorosi per il monitoraggio delle piante, limiti agli abbattimenti estesi, obblighi di comunicazione alla popolazione e nuove strategie per la gestione del verde pubblico in situazioni di rischio

Torino proposta popolare articolo Regolamento Verde

Una deliberazione di iniziativa popolare chiede alla Città di Torino di rivedere l’articolo 45 del Regolamento del Verde pubblico e privato, relativo al rinnovo delle alberate. La proposta, sottoscritta da 2.468 cittadini, è stata presentata durante un Diritto di Tribuna moderato dalla presidente Maria Grazia Grippo.

Il testo proposto sostituisce integralmente l’attuale formulazione, introducendo un nuovo articolo dedicato a “Manutenzione e sostituzione di piante delle alberate”. La richiesta è stata depositata secondo l’articolo 13 dello Statuto comunale e le procedure previste dal Regolamento del Consiglio, così come definite nel Testo Unico n. 297 sulle norme di partecipazione.

Al centro della proposta c’è l’obiettivo di rendere più chiara la gestione delle alberate cittadine, partendo da un monitoraggio periodico delle condizioni di ogni singolo albero per valutarne stabilità, degrado e fattori di rischio. L’iniziativa stabilisce che la sostituzione integrale di un’alberata o di un suo tratto non sarà ammessa se non in caso di effettivo rischio di schianto per ogni pianta coinvolta, mentre dovranno essere abbattuti solo gli alberi che presentano situazioni critiche.

La deliberazione introduce inoltre l’obbligo di informare immediatamente la cittadinanza per ogni decisione di abbattimento motivata da ragioni di sicurezza. Qualora emergesse la necessità di sostituire numerose piante lungo la stessa alberata, il testo prevede una serie di strategie operative specifiche, indicate nei dettagli della proposta. L’iter proseguirà ora secondo quanto previsto dalle norme sulla partecipazione, aprendo la discussione nelle sedi istituzionali competenti.

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