Torino, Smat rafforza il monitoraggio su microplastiche e Pfas nelle acque

Durante la Commissione Ambiente, l’azienda idrica ha illustrato le attività di analisi e controllo su acqua potabile e reflue. I dati confermano concentrazioni molto basse e pieno rispetto delle normative europee e nazionali

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Il tema delle microplastiche e dei Pfas (composti perfluoroalchilici) è stato al centro della riunione della Commissione Ambiente del Comune di Torino, presieduta da Amalia Santiangeli, durante la quale è stata discussa una mozione della consigliera Ivana Garione.
Il documento propone una serie di azioni per ridurre la dispersione di plastica nell’ambiente, potenziare il riciclo, incrementare i Punti d’Acqua Smat e promuovere campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.

Smat: controlli costanti e risultati positivi

Invitata in Commissione, Smat – società che gestisce il servizio idrico integrato nel capoluogo piemontese e in oltre 280 Comuni – ha illustrato, attraverso il direttore generale Marco Acri e la responsabile dei laboratori Rita Binetti, le attività in corso per il monitoraggio della qualità dell’acqua.
Già le analisi condotte nel 2018 avevano evidenziato assenza di materiale plastico rilevabile con spettrometria di massa. Le indagini più recenti, basate su tecniche avanzate, confermano che in Europa la presenza di microplastiche nell’acqua potabile è molto bassa, inferiore a una particella per litro.
Smat ha ricordato che tali sostanze non rientrano ancora nella lista di controllo UE, ma restano oggetto di monitoraggi continui e di ricerca scientifica.

Acqua pubblica e riduzione della plastica

Grazie alla rete dei 227 Punti d’Acqua installati sul territorio, nel 2024 sono stati erogati oltre 42 mila metri cubi di acqua pubblica, con un risparmio stimato di oltre 28 milioni di bottiglie di plastica, contribuendo alla riduzione dei rifiuti monouso e delle emissioni correlate.
Smat ha inoltre ricordato le numerose iniziative di educazione ambientale, campagne informative, convegni e progetti rivolti alle scuole, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza su un uso più consapevole delle risorse idriche.

Focus su acque reflue e Pfas

Sul fronte delle acque reflue, l’azienda ha spiegato che, pur in assenza di valori limite definiti, le direttive europee chiedono agli Stati membri di istituire programmi di monitoraggio rappresentativi per microplastiche e altri contaminanti negli scarichi urbani e nei fanghi destinati al riuso agricolo.

Per quanto riguarda i Pfas, le campagne di analisi condotte tra 2023 e 2025 confermano che tutti i campioni prelevati a Torino risultano ampiamente conformi ai limiti stabiliti dal D.Lgs. 102/2025, in vigore dal luglio scorso.

Verso una gestione più sostenibile

La mozione in discussione invita l’amministrazione a rafforzare la collaborazione con Smat per migliorare i sistemi di filtraggio e depurazione, ridurre la plastica monouso e potenziare ulteriormente le azioni di comunicazione ambientale.
Un impegno condiviso da istituzioni e azienda per preservare la qualità dell’acqua, tutelare l’ambiente e promuovere comportamenti virtuosi in tutta l’area metropolitana.

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