Transizione ecologica e Green new deal alla prova del consenso | Incontro a Torino, 17 dicembre

Consenso e green new deal, consenso e transizione ecologica, ma anche green new deal e transizione ecologica. In vista dello storico appuntamento del 9 giugno che rinnoverà il Parlamento Europeo e di conseguenza la Commissione, proviamo - come notiziario ambientalista - a chiarirci le idee. Abbiamo organizzato un primo confronto con Mercedes Bresso (parlamentare europea) Silvana Dalmazzone (docente e presidente del Museo A come Ambiente di Torino) e Valentina Porta (analista politica Quorum You Trend). L'appuntamento è per domenica 17 dicembre alle ore 18 e 30 presso il Mercato Centrale

Consenso e green new deal, consenso e transizione ecologica, ma anche Green new deal e Transizione ecologica. In vista dello storico appuntamento del 9 giugno che rinnoverà il Parlamento Europeo e di conseguenza la Commissione, proviamo – come notiziario ambientalista – a chiarirci le idee.

Non stiamo parlando del consenso tra gli Stati, o magari tra gli Stati e i grandi attori economici, tema al centro di trattative mondiali come le COP. Non stiamo neanche parlando viceversa di consenso legato a singole vicende di gestione del territorio, tipo edificazioni, tutele dei parchi, pedonalizzazioni, infrastrutture. Ovviamente anche questi due livelli (economico-politico mondiale, territoriale locale) interagiscono.

Il tema in vista delle elezioni europee è invece quello dei provvedimenti di tipo nazionale – europeo, più o meno legati direttamente al Green New Deal e oggetto di campagne o conflitti o polemiche più o meno precise, più o meno informate. Si tratta di temi come il passaggio all’auto elettrica, gli standard europei antismog, i regolamenti dei rifiuti, le misure di decarbonizzazione dell’agricoltura, l’edilizia e il riscaldamento. In parte si tratta anche di aree protette e biodiversità, ma anche della (ventilata) riduzione dei sussidi agli idrocarburi.

Ecco alcune domande semplicistiche: le destre avanzano perché i provvedimenti legati al Green New Deal sono impopolari? O per altri motivi che trascinano con sé l’antipatia verso le misure ecologiche? Oppure, il referendum ambientalista per Berlino carbon neutral è fallito perché l’aria che tira è cambiata in una delle capitali verdi d’ Europa o perché finalmente si andava a incidere seriamente nel concreto? In Olanda le elezioni sono state vinte (come maggioranza solo relativa, però) da un partito sostanzialmente negazionista del clima, ma pochi giorni prima il parlamento olandese aveva votato per la riduzione dei sussidi ai fossili su pressione di Extincion Rebellion. Che relazione c’è tra le due cose? E’ corretto parlare di tendenza prevalente  filo ecologista o anti- ecologista o cambia tutto a seconda delle singole questioni? 

Abbiamo organizzato un primo confronto con Mercedes Bresso (parlamentare europea) Silvana Dalmazzone (docente e presidente del Museo A come Ambiente di Torino) e Valentina Porta (analista politica Quorum You Trend). L’appuntamento è per domenica 17 dicembre alle ore 18 e 30 presso il Mercato Centrale di Torino. Farà da moderatore il presidente di Eco dalle Città, Paolo Hutter.

L’incontro sarà registrato e diffuso in streaming. A seguire la cena di Eco dalle Città per i progetti Salvacibo.