Come comunicare la mobilità: dall’odio verso chi usa la bici e le “strade killer” ad un linguaggio etico

Un incontro di formazione per giornalisti e comunicatori, aperto a tutte e tutti, su come parlare di mobilità attiva e sostenibile e come di incidentalità sulle strade, a cura di Fiab Torino Bike Pride, in occasione dell'XI edizione del “Bike Pride”, appuntamento il 21 ottobre presso la Sala Lauree Rossa - Campus Luigi Einaudi a Torino

come comunicare la mobilità

In occasione dell’XI edizione del “Bike Pride”, la parata di biciclette per le vie della città che si terrà domenica 23 ottobre, con partenza alle 14 dal Parco del Valentino, l’associazione Fiab Torino Bike Pride organizza in collaborazione con il Green Office dell’Università degli Studi di Torino e il Patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, un pomeriggio di formazione sul tema “Come comunicare la mobilità: dall’odio verso chi usa la bici e le “strade killer” ad un linguaggio etico”, che si terrà venerdì 21 ottobre dalle 14 alle 17 presso la Sala Lauree Rossa del Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena, 100 A, 10153 Torino).

Come vengono trattati e riportati i fatti di cronaca sulle collisioni stradali? Qual è il modo migliore, secondo l’etica e la deontologia, per informare i lettori sui progetti che stanno modificando la mobilità in ottica di sostenibilità e sicurezza nelle città e nei territori?

Durante la formazione si affronteranno i temi della ciclabilità e dell’importanza della mobilità attiva e sostenibile per la salute e la sicurezza delle persone, il linguaggio più opportuno per parlare di collisioni e del cambiamento nelle città, evitando di alimentare discorsi inutilmente distruttivi e divisivi.

Interverranno: 

  • Maria Cristina Caimotto, docente dell’Università di Torino, linguista e autrice di Discourses of Cycling, Road Users and Sustainability: An Ecolinguistic Investigation; 
  • Elisa Gallo, giornalista e consigliera nazionale Fiab, presidente di Fiab Torino Bike Pride
  • Marco Scarponi, Fondazione Michele Scarponi ONLUS 
  • Matteo Jarre, Decisio 

La formazione è valida ai fini del conseguimento di 3 crediti formativi per giornalisti e giornaliste, previa iscrizione sulla piattaforma https://www.formazionegiornalisti.it/ 

L’incontro è ad accesso libero fino ad esaurimento posti per i non iscritti.

“Il rapporto con i media è cruciale per attiviste e attivisti impegnati nella promozione della bicicletta come mezzo di trasporto, come lo è Fiab, ma quale linguaggio comune utilizzare? E come professionisti dell’informazione, di quali nozioni abbiamo bisogno per affrontare un tema così importante come quello della mobilità e nello specifico della mobilità ciclistica? Cercheremo durante la formazione di approfondire questi temi, per restituire sui media, così come sulle strade, il giusto spazio e rispetto alle vittime della strada e a chi come scelta individuale usa la bici portando beneficio a tutta la collettività”, commenta Elisa Gallo, consigliera nazionale Fiab

“La lingua che parliamo dà forma al modo in cui percepiamo la realtà. – commenta Maria Cristina Caimotto, docente e ecolinguista dell’Università di Torino – La scelta di determinate strategie discorsive, metafore, l’agentività e l’attribuzione delle responsabilità in un testo che riporta i fatti di una collisione contribuiscono ai discorsi dominanti attraverso cui interpretiamo e comunichiamo lo spazio pubblico, la mobilità e la giustizia sociale. Si rivela quindi necessario identificare i discorsi dominanti distruttivi e trovare strategie discorsive positive in grado di contrastarli e sostituirli”.