Valle d’Aosta, 7,5 milioni dal Mase per proteggere Cervinia dalle alluvioni

Dopo i danni causati dall’alluvione del 2024, il governo finanzia interventi di messa in sicurezza del torrente Marmore e nuove opere di difesa idraulica a Breuil-Cervinia. Lavori in avvio nel 2026, con completamento previsto nel 2027

Valle d’Aosta 7,5 milioni Mase Cervinia
Fonte: Ansa

Arrivano 7,5 milioni di euro dal governo destinati alla Valle d’Aosta per la realizzazione di interventi contro il rischio idrogeologico. Le risorse, interamente finanziate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), saranno impiegate per la messa in sicurezza dell’abitato di Breuil-Cervinia, nel Comune di Valtournenche, gravemente colpito dall’alluvione dell’estate 2024.

Si tratta di opere fondamentali per la difesa del suolo e la sicurezza delle comunità”, ha dichiarato la viceministra Vannia Gava, sottolineando come il dissesto idrogeologico rappresenti una delle principali emergenze ambientali del Paese. “Con questo stanziamento confermiamo l’impegno del governo nella prevenzione, attraverso investimenti che riducono i rischi e generano benefici duraturi per l’ambiente, l’economia e i cittadini. Un impegno rafforzato dal recente Decreto Ambiente, che potenzia il ruolo dei Commissari di governo e accelera la realizzazione degli interventi”.

I lavori previsti a Breuil-Cervinia

Le opere finanziate riguarderanno il rifacimento degli argini del torrente Marmore, che attraversa il centro di Breuil-Cervinia, e la costruzione di due valli di contenimento: una a monte del paese, nella zona della baita Crétaz, e l’altra a protezione della pista numero 5, una delle aree più colpite dall’alluvione del 2024.

Occorre rifare gli argini e sistemare l’alveo del torrente che è esondato, perché era rimasto tutto fermo dopo l’alluvione – spiega Elisa Cicco, sindaca di Valtournenche –. L’obiettivo è prevenire o contenere eventuali nuove esondazioni, visto che il torrente scorre nel cuore del paese”.

Tempistiche e prospettive

I lavori, che si svolgeranno oltre i 2.000 metri di altitudine, inizieranno nel 2026, quando le condizioni climatiche lo permetteranno. “Adesso non è possibile avviare nulla, ma contiamo di iniziare non appena la neve sarà sciolta”, precisa la sindaca Cicco. Il completamento delle opere è previsto entro il 2027, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza idraulica del territorio e proteggere abitazioni, infrastrutture e impianti sciistici da futuri eventi estremi.

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