Versalis si rafforza nella chimica da fonti rinnovabili: firmata con Mater-Bi l’acquisizione di Novamont

Accordo tra la società chimica di Eni e Mater-Bi per acquisire la rimanente quota del 64% dell'azienda specializzata nello sviluppo di bioplastiche. Questo porterà alla creazione di un polo chimico sostenibile, che contribuirà alla decarbonizzazione dei prodotti chimici. L'integrazione di queste due società, come si legge nel comunicato stampa "consentirà di rafforzare la piattaforma Novamont, accelerando lo sviluppo di filiere multiprodotto ad alto valore aggiunto e di progetti territoriali che mirano a separare l'utilizzo delle risorse naturali dalla crescita economica, seguendo la logica di fare di più con meno"

Versalis sale al 100% di Novamont

Versalis, società chimica di Eni e azionista di Novamont per una quota del 36%, e Mater-Bi, società controllata da Investitori Associati II e NB Renaissance, comunicano di aver firmato l’accordo per l’acquisizione da parte di Versalis del restante 64% del pacchetto azionario di Novamont detenuto da Mater-Bi. Novamont è una società leader a livello internazionale nel campo della chimica da fonti rinnovabili.

L’efficacia dell’operazione e i relativi tempi per la finalizzazione sono subordinati all’approvazione delle autorità competenti.

Versalis è la prima azienda chimica italiana e leader a livello internazionale la cui strategia è fortemente mirata verso la specializzazione del portafoglio anche attraverso la chimica da fonti rinnovabili. L’acquisizione di Novamont, Benefit company certificata B Corp protagonista nel settore della bioeconomia circolare e nel mercato per lo sviluppo e la produzione di bioplastiche e biochemicals biodegradabili e compostabili, rappresenta una grande opportunità di accelerazione della strategia attraverso l’integrazione di una piattaforma tecnologica unica e complementare, fornendo un rilevante contributo alla decarbonizzazione del portafoglio prodotti.

L’operazione permetterà di rafforzare la piattaforma Novamont accelerando lo sviluppo di filiere multiprodotto ad alto valore aggiunto e i progetti di territorio per disaccoppiare l’utilizzo delle risorse naturali dalla crescita economica nella logica di fare di più con meno.