
Come previsto è arrivato il rinvio al blocco delle auto diesel Euro 5 che sarebbe dovuto partire dal 1° ottobre 2025, grazie ad un emendamento al decreto Infrastrutture approvato martedì 8 luglio dalle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. Lo comunica il Ministero delle Infrastrutture in una nota.
Nello specifico è stato “differito dal 1° ottobre 2025 al 1° ottobre 2026 il termine che prevede per le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna la limitazione strutturale alla circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel di categoria ‘Euro 5’, prevedendo, al contempo, che la limitazione vada applicata in via prioritaria alla circolazione stradale nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 100.000, anziché 30.000, abitanti”.
Si ricorda che la misura era stata varata dall’attuale governo nel 2023 per le quattro regioni del Bacino Padano, in seguito alle procedure d’infrazione europee a carico dell’Italia, rea di aver superato ripetutamente i valori di inquinamento atmosferico consentiti.
L’emendamento approvato prevede inoltre che le Regioni possano inoltre “prescindere dall’inserimento della limitazione strutturale alla circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel di categoria ‘Euro 5’ nei piani di qualità dell’aria, mediante l’adozione di misure compensative idonee a raggiungere livelli di riduzione delle emissioni inquinanti coerenti con i vincoli derivanti dall’ordinamento euro-unitario”.
Infine, si prevede che le Regioni, “qualora lo ritengano necessario, possano introdurre la limitazione strutturale alla circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel di categoria ‘Euro 5’ anche prima del termine del 1 ottobre 2026, mediante l’aggiornamento dei rispettivi piani di qualità dell’aria e la modifica dei relativi provvedimenti attuativi”.