Weather Kids, la campagna Onu per lo Sviluppo che chiama all’azione contro i cambiamenti climatici

La campagna è stata lanciata in occasione della Giornata Mondiale della Meteorologia, che cade il 23 marzo e che quest'anno ha come tema "In Prima Linea per l'Azione Climatica". Giovani meteorologi di tutto il mondo avvertono gli spettatori che l'aumento delle temperature continuerà a portare rischi catastrofici per le persone e l'economia globale, con un impatto previsto sul 94% dei bambini di tutto il mondo, minacce alla sicurezza alimentare

Weather Kids

L’Organizzazione Meteorologica Mondiale si è unita al Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite e a Weather Company per una nuova campagna chiamata “Weather Kids“. Questa iniziativa utilizza previsioni future per stimolare oggi l’azione per il clima, a beneficio delle generazioni future.

La campagna vede bambini di tutto il mondo leggere previsioni meteorologiche immaginarie, ma basate su basi scientifiche. La campagna è stata lanciata in vista della Giornata mondiale della meteorologia che si celebra il 23 marzo e quest’anno ha come tema “In prima linea per l’azione climatica“. I giovani meteorologi avvertono gli spettatori che l’aumento delle temperature continuerà a portare rischi catastrofici per le persone e l’economia globale, con un impatto previsto sul 94% dei bambini di tutto il mondo, minacce alla sicurezza alimentare e un potenziale aumento delle bollette dei contribuenti a livello globale di trilioni di dollari statunitensi.

Il servizio si conclude con un potente appello dei bambini: “Per noi non è solo un bollettino meteorologico. È il nostro futuro”. La campagna fornisce un link agli adulti per firmare un impegno ad agire attraverso il voto, prendendo decisioni finanziarie orientate alla sostenibilità e informandosi sulle soluzioni climatiche e sull’azione per il clima nel proprio Paese.

“La crisi climatica è LA sfida centrale che l’umanità deve affrontare ed è strettamente legata alla crisi delle disuguaglianze. Il 2023 è stato di gran lunga l’anno più caldo mai registrato, così come gli ultimi 9 anni”, ha dichiarato la segretaria generale dell’OMM Celeste Saulo.

“Gli eventi meteorologici estremi stanno aumentando e hanno enormi impatti socio-economici – ondate di caldo, inondazioni, siccità, incendi boschivi e cicloni tropicali intensi. I servizi meteorologici e idrologici e gli scienziati di tutto il mondo stanno lanciando l’allarme rosso e stanno intensificando gli sforzi per affrontare la sfida”, ha aggiunto la Saulo.

La Giornata Meteorologica Mondiale, che si celebra il 23 marzo, mette in luce il ruolo vitale dei servizi meteorologici e idrologici nazionali nel salvare vite e mezzi di sussistenza.

Il lavoro della comunità dell’OMM è indispensabile per l’azione climatica e per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in generale. Il lavoro ha un’enorme importanza sociale, infatti, ha l’obiettivo di:

  • ridurre la fame e la povertà
  • migliorare la salute e il benessere
  • garantire acqua pulita e energia accessibile e pulita
  • proteggere la vita sottomarina e sulla terraferma
  • rendere le nostre città e comunità più resilienti ai cambiamenti climatici

Molti servizi meteorologici e idrologici nazionali hanno collaborato alla produzione e diffusione della campagna “Weather Kids”, che verrà trasmessa sui canali di informazione in oltre 80 paesi del mondo.

“Weather Kids aggiunge una voce potente per allertarci su un futuro che si materializzerà sicuramente se non intraprendiamo oggi un’azione significativa per il clima – ha affermato Achim Steiner, Amministratore del PNUD – La continua inerzia sui cambiamenti climatici porterà a un pianeta sempre più inabitabile per i ‘bambini di oggi’ e le generazioni future. Possiamo correggere la rotta solo se ci muoviamo con velocità e scala ora. Ciò include la decarbonizzazione delle nostre economie e l’aumento dell’accesso all’energia accessibile e pulita per tutti; la protezione e il ripristino del nostro mondo naturale; e l’emancipazione delle comunità affinché possano dire la loro parola sugli impegni climatici dei loro Paesi”.