Con 1.348 azioni organizzate e 405 tonnellate di rifiuti raccolti, l’edizione 2025 del World Cleanup Day segna un nuovo record per l’Italia, che quest’anno ha avuto un ruolo centrale nel coordinamento internazionale dell’iniziativa.
Partito da Napoli, il grande movimento globale per la tutela dell’ambiente ha visto la partecipazione di quasi 400mila volontari tra cittadini, studenti, associazioni, imprese e amministrazioni pubbliche. L’obiettivo: unire forze e competenze per contrastare l’abbandono dei rifiuti e promuovere comportamenti sostenibili.
Una mobilitazione nazionale con respiro internazionale
L’organizzazione italiana è stata affidata a Let’s Do It Italy, con la collaborazione di Puliamo il Mondo – Legambiente e Retake Italia, all’interno di un coordinamento esteso a oltre 190 Paesi nel mondo.
La giornata ha rappresentato un momento di partecipazione collettiva, con interventi di raccolta, pulizia e riqualificazione in aree urbane, spiagge, parchi e zone naturalistiche.
Oltre la pulizia: un messaggio di responsabilità ambientale
Il World Cleanup Day non si limita alla rimozione dei rifiuti, ma mira a promuovere un cambiamento culturale fondato sulla responsabilità condivisa. L’iniziativa dimostra come la collaborazione tra cittadini, istituzioni e imprese possa generare risultati concreti sul piano ambientale e sociale.
Quest’anno, accanto alle associazioni ambientaliste, hanno partecipato anche diverse realtà imprenditoriali, tra cui Decathlon e Leroy Merlin Italia, che hanno organizzato attività di raccolta sul territorio nazionale coinvolgendo dipendenti, clienti e associazioni locali.
Un impegno collettivo per città più pulite e consapevoli
La rete italiana del World Cleanup Day sottolinea come l’azione di volontariato sia solo il primo passo verso un modello di società più sostenibile.
Le centinaia di eventi realizzati da nord a sud rappresentano una testimonianza concreta di cittadinanza attiva, capace di trasformare la consapevolezza in azione e di diffondere una nuova cultura del rispetto ambientale.
Con l’edizione 2025, l’Italia conferma la propria leadership nel movimento globale per il riscatto ambientale, mostrando che la cura del territorio può diventare un impegno collettivo, costante e condiviso.