Clima, per il Wwf la Corte Internazionale ha scritto una pagina di storia

"Ieri al Palazzo della Pace è stata scritta una pagina di storia: per la prima volta in assoluto, la Corte internazionale di giustizia ha chiarito i doveri di diligenza dei Paesi nella protezione del sistema climatico terrestre. La Corte ha, inoltre, affermato che anche le comunità e gli ecosistemi devono essere tutelati e che i danni nei loro confronti generano obblighi di ripristino o risarcimento". Così il Wwf sul parere della Corte internazionale di Giustizia

“Ieri al Palazzo della Pace è stata scritta una pagina di storia: per la prima volta in assoluto, la Corte internazionale di giustizia ha chiarito i doveri di diligenza dei Paesi nella protezione del sistema climatico terrestre. La Corte ha, inoltre, affermato che anche le comunità e gli ecosistemi devono essere tutelati e che i danni nei loro confronti generano obblighi di ripristino o risarcimento. Un importante segnale di speranza per le popolazioni più vulnerabili e per tutti gli ecosistemi e le specie del pianeta”. 

Così il Wwf sul parere della Corte internazionale di Giustizia, che pur non essendo vincolante rappresenta una pronuncia dal forte valore giuridico e morale e fornisce parametri fondamentali per l’interpretazione delle responsabilità legali degli Stati. 

Manuel Pulgar-Vidal, Responsabile Globale per il Clima e l’Energia del Wwf e presidente della COP20, ha dichiarato: “Questa decisione fornisce la chiarezza giuridica che il mondo stava aspettando. La Corte ha giustamente riconosciuto che il cambiamento climatico è una preoccupazione comune dell’umanità e che un ambiente sano è alla base della salute e del benessere delle persone. Questo parere consultivo potrebbe avere implicazioni di vasta portata per le decisioni nazionali e le future azioni legali volte ad esigere dagli Stati l’adempimento dei propri obblighi in materia di clima, nonché a garantire l’integrità della natura e degli ecosistemi”. 

Fernanda de Carvalho, Responsabile della Politica globale sul clima e l’energia del WWF, ha dichiarato: “Il parere invia un chiaro segnale ai governi e alle imprese: l’azione per il clima deve essere globale e incentrata sulla protezione della natura e degli ecosistemi. Questo parere consultivo fa luce sulle responsabilità degli Stati nella tutela del sistema climatico e dell’ambiente, proprio mentre sono minacciati”. 

Nella sua memoria presentata alla Corte, il Wwf ha sottolineato il legame inscindibile tra cambiamento climatico e perdita di biodiversità. La natura rallenta il riscaldamento globale, assorbendo circa la metà delle nostre emissioni. Eppure, proprio questi ecosistemi sono oggi gravemente minacciati proprio dalla crisi climatica che contribuiscono a mitigare. Il WWF ha sostenuto che la natura non solo è sottoposta alle minacce dal cambiamento climatico, ma è anche essenziale per affrontarlo. 

Il parere della Corte internazionale di giustizia arriva mentre il mondo si prepara alla COP30 in Brasile. Questo nuovo quadro interpretativo delle obbligazioni giuridiche degli Stati potrà contribuire a orientare risposte più efficaci e integrate alla crisi planetaria. 

“Esortiamo i governi a rivedere sin da subito i loro piani nazionali sul clima, ben prima della COP30, in modo da poter mettere il mondo sulla strada giusta per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C. Dobbiamo cogliere questo momento per fare meglio e proteggere le persone e il pianeta”, ha concluso Pulgar-Vidal. 

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