La Giunta regionale della Lombardia ha approvato una proposta di legge per aggiornare la normativa sul trasporto pubblico locale, attualmente regolata dalla legge regionale del 4 aprile 2012, n. 6. Il testo, proposto dal presidente Attilio Fontana d’intesa con gli assessori Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche), sarà trasmesso al Consiglio regionale per l’esame e l’eventuale approvazione.
Il progetto introduce una revisione dell’assetto di governance, l’adozione di strumenti digitali per la bigliettazione e nuove regole per il coordinamento dei servizi, con particolare attenzione alla mobilità ferroviaria, alla navigazione lacustre e al settore dei servizi non di linea.
Cambia la governance: Regione fuori dalle Agenzie, ma con più competenze
Il nuovo assetto prevede l’uscita di Regione Lombardia dalle Agenzie TPL, di cui oggi detiene una quota del 10%, e il contemporaneo rafforzamento del ruolo di regolazione regionale. Sarà istituito un Programma regionale del trasporto pubblico con linee guida vincolanti e strumenti di coordinamento per i diversi livelli territoriali.
È previsto inoltre un Comitato Regionale del Trasporto Pubblico, composto dall’assessore ai Trasporti e dai presidenti delle Agenzie TPL, per garantire un confronto diretto sulle scelte operative e strategiche.
Bigliettazione digitale e integrazione tariffaria nei bacini di mobilità
La riforma promuove un sistema tariffario integrato su base regionale, basato su bigliettazione digitale interoperabile. Sarà attivata una piattaforma centrale per la raccolta dei dati di viaggio e per il calcolo automatico della tariffa “best fare”, ovvero quella più vantaggiosa per l’utente, in base all’effettivo utilizzo del servizio.
Regione sosterrà i sistemi tariffari di bacino promossi dalle Agenzie locali, per rendere più uniforme e trasparente l’accesso al servizio pubblico su tutto il territorio.
Navigazione lacustre: riordino normativo e associazione obbligatoria dei Comuni
Nel testo si propone anche un riordino delle normative sulla navigazione lacuale, con l’accorpamento delle leggi regionali precedenti ancora in vigore. Tutti i Comuni rivieraschi saranno obbligati ad aderire alle Autorità di Bacino competenti, con l’obiettivo di definire un unico soggetto di riferimento anche per le funzioni di vigilanza.
Servizi di taxi e NCC: regole omogenee e ruolo unico dei conducenti
Il progetto di legge affronta anche la disciplina dei servizi non di linea, in particolare taxi e noleggio con conducente (NCC). Verranno introdotti criteri omogenei a livello regionale per le autorizzazioni, il monitoraggio e i controlli. I conducenti saranno iscritti in un ruolo unico regionale, con esami periodici e requisiti specifici per migliorare la qualità e l’accessibilità del servizio.
Obiettivi della riforma: pianificazione, innovazione e sostenibilità
Il testo mira a rafforzare la programmazione regionale, garantendo servizi coerenti con le esigenze dei diversi territori, comprese le aree meno servite. Tra gli obiettivi dichiarati, vi è anche la valorizzazione delle infrastrutture esistenti, in particolare il trasporto ferroviario, considerato l’asse portante della mobilità regionale sostenibile.
Prossimi passaggi istituzionali
La proposta di legge è stata trasmessa al Consiglio regionale, che sarà chiamato a discuterla nelle prossime settimane. L’eventuale approvazione definitiva aprirà la strada a una fase di attuazione progressiva, con l’introduzione graduale delle nuove misure previste e il coinvolgimento di tutti gli enti interessati.