Riciclo imballaggi alluminio, nel 2024 l’Italia ha superato gli obiettivi europei

Efficienza della raccolta, risparmio energetico e riduzione delle emissioni: l’Italia rafforza la sua posizione tra i Paesi più avanzati in Europa per la gestione sostenibile degli imballaggi in alluminio. I dati 2024 confermano un sistema in grado di adattarsi ai nuovi standard normativi e di garantire elevate performance ambientali, grazie anche a una rete capillare di collaborazione tra imprese, cittadini e amministrazioni locali

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Nel corso del 2024 l’Italia ha recuperato e avviato a riciclo oltre il 71% degli imballaggi in alluminio, confermando una crescita dell’immesso sul mercato pari a +8,5% rispetto al 2023. I dati, resi noti durante l’Assemblea Pubblica Annuale di Cial, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, evidenziano come il Paese abbia superato gli obiettivi Ue al 2025 e si sia portato oltre le soglie fissate per il 2030.

Il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio ha raggiunto il 68,2%, a fronte di un recupero complessivo del 71,7%. Il lieve calo percentuale rispetto all’anno precedente è attribuibile all’ampliamento del perimetro di rendicontazione previsto dalle nuove normative europee, che includono ora anche l’alluminio presente negli imballaggi compositi. Questa variazione metodologica ha modificato i criteri storici di confronto, avviando un nuovo standard di misurazione.

Lattine per bevande: performance elevate nonostante l’aumento dei volumi

Per quanto riguarda le lattine per bevande, l’Italia ha registrato un tasso di riciclo dell’86,3%, con un incremento del +7% nelle quantità effettivamente riciclate e un aumento del +16% nell’immesso al consumo. Sebbene il dato mostri una contrazione percentuale rispetto al 2023 (-8%), l’efficienza del sistema di gestione resta elevata, consentendo la gestione tempestiva di volumi crescenti.

Questi risultati sono paragonabili a quelli dei Paesi europei dotati di sistemi di deposito cauzionale, confermando l’efficacia del modello italiano basato sulla raccolta differenziata.

Benefici ambientali del riciclo: risparmio di CO2 ed energia

Il riciclo dell’alluminio ha portato a risparmi significativi in termini ambientali. Nel 2024, l’avvio a riciclo di oltre 62.400 tonnellate di imballaggi ha evitato l’emissione di circa 442 mila tonnellate di CO2 equivalenti, oltre a un risparmio energetico pari a 197 mila tonnellate equivalenti di petrolio.

L’alluminio riciclato richiede solo il 5% dell’energia necessaria per la produzione del metallo primario. Questo vantaggio fa dell’alluminio una riserva energetica riutilizzabile, contribuendo in modo concreto alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla transizione ecologica.

Una rete capillare e coordinata sul territorio nazionale

Il sistema consortile Cial si basa su una rete territoriale estesa, che nel 2024 ha contato 432 convenzioni attive con una copertura del 78% della popolazione italiana e del 70% dei Comuni. Il presidio include aree del Nord, Centro e Sud, assicurando uniformità di servizio anche nei piccoli centri.

Grazie a queste collaborazioni con i gestori locali, il sistema è in grado di raccogliere, selezionare e avviare a riciclo grandi quantità di materiale, generando benefici ambientali consistenti.

Il commento del presidente Rea

Secondo Carmine Bruno Rea, Presidente di Cial, i risultati 2024 dimostrano la solidità del modello italiano, capace di mantenere alte performance nonostante le nuove regole di rendicontazione. “A fronte di un consumo pro-capite di circa 1,45 kg di packaging in alluminio – ha dichiarato – il sistema ne recupera oltre 1 kg per cittadino. Un risultato reso possibile dalla cooperazione tra cittadini, imprese e istituzioni”.

Rea ha auspicato che le politiche dell’Unione europea riconoscano e valorizzino i modelli consolidati, premiando chi ottiene risultati mediante innovazione, responsabilità condivisa e governance efficiente.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Cial

Nel corso dell’assemblea, è stato anche rinnovato il Consiglio di Amministrazione di Cial per il triennio 2025–2027, a conferma della volontà di proseguire in un’ottica di innovazione e trasparenza. Il nuovo CdA rappresenta l’intera filiera dell’alluminio. Il Presidente è Carmine Bruno Rea, il Vicepresidente è Francesco Bove, mentre i Consiglieri sono Giorgio Angelino, Laura Basile, Maximiliano Nestler, Andrea Senesi, Giulia Miceli, Alessandro Della Valle e Marco Ravagnani.

I numeri del 2024

Nel 2024, Cial ha registrato risultati significativi: 242 imprese consorziate, 434 operatori convenzionati (di cui 209 piattaforme e 11 fonderie), 5.540 Comuni coinvolti (il 70% del totale), 45,8 milioni di cittadini serviti (pari al 78% della popolazione), 91.500 tonnellate di imballaggi immessi nel mercato, 62.400 tonnellate avviate a riciclo (pari al 68,2%) e 3.200 tonnellate recuperate tramite termovalorizzazione.

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