Dal 17 al 20 maggio Paul Connett, promotore nel mondo della strategia Zero Waste, insieme a Rossano Ercolini
Presidente di Zero Waste Italy, saranno a Roma “per un fitto programma di incontri e iniziative promosso da Zero Waste Italy, insieme a numerose realtà locali impegnate nella difesa dell’ambiente e nella promozione di una gestione sostenibile dei rifiuti. Al centro delle nostre attività, le ragioni del “NO” all’inceneritore previsto per Roma e quelle altrettanto fondamentali del “SÌ” alle alternative: economia circolare, gestione partecipata dei territori, rispetto delle comunità locali”.
“Ciò che doveva essere un intervento d’urgenza per il Giubileo si sta rivelando ben altro. I poteri speciali conferiti al sindaco Gualtieri per accelerare l’iter del progetto sembrano in realtà aver escluso il confronto pubblico e le valutazioni di merito, sacrificando la partecipazione democratica. L’impianto, nella migliore delle ipotesi, non sarà operativo prima di tre anni”, continua la nota di Zero Waste.
“Nel frattempo – spiega la nota – , la raccolta differenziata a Roma è in stallo. E a trarne vantaggio sono principalmente alcuni grandi operatori del settore – come ACEA e VEOLIA – che, attraverso la gestione dell’impianto, potrebbero beneficiare di introiti rilevanti per almeno 33 anni. Tutto ciò a fronte di un sistema che continua a gravare sui cittadini, sia dal punto di vista economico sia ambientale”.
“Abbiamo già vissuto decenni segnati dalla gestione problematica della discarica di Malagrotta. Ora rischiamo di aprire una lunga stagione dominata dall’incenerimento, che non garantisce affatto un calo dei costi per i cittadini, soprattutto se si considerano i potenziali impatti sanitari e ambientali”, si legge.
“Inoltre – prosegue Zero Waste Italy -, la carbon tax prevista dall’UE per gli inceneritori e i costi legati alla logistica renderanno il trattamento dei rifiuti particolarmente oneroso per Roma, con tariffe che potrebbero superare i 200 euro a tonnellata. Tutto ciò preclude lo sviluppo di una strategia circolare realmente sostenibile, capace invece di creare occupazione attraverso riuso, riciclo e recupero di materia”.
“Il 19 maggio, insieme ai sindacati, ribadiremo con forza queste posizioni e rilanceremo l’appello ai cittadini di Roma “ Il Mondo vi guarda ”, firmato da oltre 100 tra scienziati e attivisti internazionali. La mobilitazione contro l’inceneritore è una battaglia di civiltà, da rendere visibile anche durante il Giubileo. I cittadini di Santa Palomba, dei Castelli e di Albano non sono soli”, conclude la nota.