Il progetto per l’ampliamento del sistema di raccolta differenziata a Torino prosegue con l’introduzione di nuove ecoisole in tre aree della città.
Il piano, illustrato da Amiat nel corso di una seduta congiunta delle commissioni Servizi Pubblici Locali e Ambiente, punta a completare la rete di raccolta nei quartieri di Falchera, Rebaudengo e Regio Parco entro l’inizio del 2026.
Interventi previsti: numeri e distribuzione delle nuove ecoisole
Nel quartiere Falchera, dove sono già presenti 10 ecoisole, ne verranno aggiunte 13. Rimane esclusa l’area storica del quartiere, non accessibile ai mezzi di raccolta per ragioni logistiche.
A Rebaudengo sono in programma 95 nuove ecoisole, mentre a Regio Parco ne saranno installate 70, a integrazione delle due già esistenti.
La fase di installazione inizierà a metà giugno 2025, subito dopo la conclusione della progettazione esecutiva.
Informazione ai cittadini e presidi territoriali
A supporto del progetto è stata predisposta una campagna informativa multilingue. Saranno inviate lettere agli amministratori di condominio, seguite dalla distribuzione ai cittadini di kit informativi in cinque lingue, tra cui arabo e cinese, per garantire un’adeguata copertura comunicativa.
Inoltre, sarà attivato un punto informativo fisso, inizialmente presso il Centro di via delle Querce a Falchera, che verrà poi trasferito presso la sede dell’associazione Arcobaleno in via Umberto Giordano, al servizio dei quartieri Rebaudengo e Regio Parco.
Un percorso avviato negli anni ’90: meno rifiuti indifferenziati
Come riportato dal Comune, dal 1990 a oggi, la città di Torino ha registrato una riduzione del 50% del volume di rifiuti indifferenziati. Con la nuova estensione del servizio, l’amministrazione intende raggiungere una copertura completa in tutte le aree dove le condizioni logistiche permettono l’installazione delle ecoisole, migliorando l’accesso al conferimento e promuovendo comportamenti responsabili.