Italia supera il 76% di riciclo degli imballaggi, i dati 2024 della Relazione Conai

Nel 2024 il sistema consortile ha registrato oltre 10,7 milioni di tonnellate di imballaggi riciclati, in crescita rispetto all’anno precedente. L’incremento riguarda tutte le principali filiere materiali. La plastica supera il target europeo del 50%, mentre il recupero totale, inclusa la valorizzazione energetica, raggiunge l’86,4%. Rinnovato l’impegno con i Comuni e introdotte nuove misure di diversificazione contributiva

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Nel 2024 l’Italia è del 76,7% la percentuale del riciclo degli imballaggi immessi al consumo, pari a oltre 10,7 milioni di tonnellate su un totale di circa 13,95 milioni, a comunicarlo è Conai, che ha pubblicato la nuova Relazione generale annuale con i dati sulla gestione degli imballaggi a fine vita. Il dato segna un leggero miglioramento rispetto al 2023, quando le tonnellate riciclate erano poco meno di 10,5 milioni.

Il risultato consente al sistema italiano di superare con largo anticipo il target europeo del 70% entro il 2030. Sommando il riciclo al recupero energetico, il tasso complessivo di valorizzazione degli imballaggi sale all’86,4%, con oltre 12 milioni di tonnellate recuperate.

Confermata la crescita degli imballaggi riutilizzabili

In aumento anche i quantitativi di imballaggi riutilizzati, che nel 2024 hanno superato 1,24 milioni di tonnellate, circa 20.000 in più rispetto all’anno precedente. Il dato riflette le misure di semplificazione e agevolazione introdotte da Conai a partire dal 2012 per favorire l’impiego di soluzioni durature nella logistica e nella distribuzione.

Le filiere materiali e il superamento dei target Ue

Nel dettaglio, i dati 2024 evidenziano: 435.500 tonnellate di acciaio, 62.400 di alluminio, 4,6 milioni di carta e cartone, 2,3 milioni di legno, 1,179 milioni tra plastica tradizionale e bioplastica compostabile, e 2,1 milioni di vetro. Tra le filiere, si segnala il traguardo della plastica, che ha superato il 50% di riciclo, anticipando l’obiettivo comunitario previsto per il 2025.

La filiera della carta mantiene volumi elevati, così come quella del vetro, mentre le bioplastiche compostabili evidenziano un aumento trainato dalle raccolte differenziate urbane.

Verso una cultura del riciclo condivisa

Secondo Ignazio Capuano, presidente Conai, il risultato ottenuto è il frutto della collaborazione tra imprese, cittadini e istituzioni. Capuano sottolinea l’importanza di continuare a investire nell’ecodesign e nella progettazione di imballaggi riutilizzabili, riciclabili e riciclati, oltre a rafforzare il coinvolgimento delle filiere materiali meno strutturate.

Anche Simona Fontana, direttore generale, ha evidenziato come la quota non recuperata di imballaggi sia inferiore al 15% del totale e che questi rappresentano solo l’8% dei rifiuti urbani. Fontana ha rimarcato l’importanza di rafforzare le raccolte differenziate e continuare a promuovere una cultura diffusa di economia circolare, con particolare attenzione alle politiche di diversificazione contributiva, già attivate su plastica e carta.

Collaborazione con i Comuni e distribuzione territoriale

Nel 2024, quasi 7.400 Comuni italiani hanno stipulato convenzioni con il sistema Conai, conferendo al consorzio tutti o parte dei propri rifiuti da imballaggio raccolti in modo differenziato. La copertura del servizio ha raggiunto il 97% della popolazione.

L’incremento dei conferimenti è stato registrato in tutte le macroaree geografiche: +6,2% al Centro, +5,1% al Sud, +2,7% al Nord. I maggiori aumenti hanno interessato carta e bioplastiche, a conferma dell’impatto positivo di campagne di raccolta e accordi locali.

Un sistema orientato al miglioramento continuo

Il vicedirettore generale Fabio Costarella ha ribadito il valore della prossimità con i territori come condizione essenziale per il successo delle politiche di riciclo. Ha inoltre richiamato la necessità di ridurre i divari tra le diverse aree del Paese, promuovendo progetti mirati, anche in aree sensibili come i Siti Unesco, per sviluppare un modello nazionale efficace, condiviso e sostenibile.

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