In soli 10 giorni, 196.118 cittadini europei, mobilitati dalla campagna #HandsOffNature, hanno inviato un messaggio alla Commissione europea per chiedere di fermare qualsiasi indebolimento delle leggi europee che tutelano la natura. La Commissione ha già avviato un processo di indebolimento della normativa ambientale europea e sembra intenzionata a proseguirlo, celandolo dietro il pretesto della cosiddetta ‘semplificazione’ normativa.
Guidata da BirdLife Europe, ClientEarth, l’Ufficio europeo dell’ambiente e il WWF EPO, la campagna mira a salvaguardare le leggi esistenti dell’UE in materia di protezione della natura dall’indebolimento o dallo smantellamento causati dall’attuale ondata di deregolamentazione.
Alla fine di luglio, la Commissione ha lanciato una consultazione, per raccogliere le opinioni dei cittadini, delle aziende e delle organizzazioni europee sulla riduzione degli oneri amministrativi nell’ambito della legislazione ambientale. Questa proposta fa parte dell’attuale ondata di “semplificazione” volta a ridurre la burocrazia per le imprese. Ma dietro questo obiettivo si nasconde una realtà diversa: le misure di salvaguardia ambientale, oggi più che mai necessarie, rischiano di essere smantellate in nome dell’“efficienza”, dando più potere alle industrie che danneggiano la natura e mettendo a rischio decenni di tutele ambientali faticosamente conquistate per le persone e il pianeta.
La consultazione ha suscitato una risposta senza precedenti: quasi 200mila persone hanno scritto per opporsi all’indebolimento della normativa ambientale europea e chiedere tutele ancora più forti. I messaggi dei cittadini europei hanno sottolineato l’urgenza di proteggere la natura per le generazioni presenti e future, difendere la salute pubblica, prevenire la deforestazione e l’inquinamento idrico e preservare i progressi già raggiunti con grande fatica dalle leggi europee che tutelano specie e habitat.
La coalizione #HandsOffNature, composta da BirdLife Europe, ClientEarth, l’European Environmental Bureau e il WWF Europa, afferma: “I cittadini europei vogliono difendere l’ambiente e il loro messaggio alla Commissione europea è forte e chiaro: non toccate la natura e le leggi che ci permettono di avere acqua pulita, aria pulita e cibo sano. Le leggi europee in materia ambientale stanno avendo un impatto reale, creando innovazione e certezza giuridica. Abbiamo bisogno di un’attuazione e un’applicazione più rigorose, non di uno smantellamento o di un indebolimento. Continuando a indebolire queste leggi, l’Unione europea non solo sfiderebbe la volontà dei suoi cittadini, ma metterebbe anche a repentaglio la nostra salute pubblica e il nostro futuro”.
Questo vale soprattutto per il nostro Paese: l’Italia detiene il primato nell’UE per numero di procedure di infrazione in materia ambientale – ben ventitré sono ad oggi attive – a testimonianza di un persistente rifiuto di chi ha governato e governa il nostro Paese a conformarsi pienamente agli obiettivi UE di tutela dell’ambiente. Più che uno smantellamento delle regole, è indispensabile garantire una loro applicazione più efficace, così da colmare i ritardi strutturali dell’Italia ed evitare i gravi costi economici, sociali e ambientali dell’inazione che si riversano soprattutto su persone e comunità.
La Commissione europea dovrebbe ora elaborare i riscontri ricevuti nell’ambito della consultazione e presentare un provvedimento Omnibus in materia ambientale entro la fine del 2025.
Il WWF Italia continuerà a chiedere di fermare l’indebolimento delle leggi ambientali europee per dare risposte efficaci alle richieste di maggiore tutela di centinaia di migliaia di cittadini europei.