La Commissione europea ha approvato il nuovo regolamento Ecodesign 2025 per gli alimentatori esterni, che sarà pubblicato nelle prossime settimane sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. La misura completa l’iniziativa sul caricabatterie universale, estendendo l’obbligo di porta USB-C anche ai caricabatterie e introducendo l’obbligo di cavi staccabili per ridurre i rifiuti elettronici e favorire la sostenibilità.
Porte USB-C obbligatorie e cavi staccabili
Il regolamento prevede che tutti i caricabatterie USB immessi sul mercato europeo dispongano di almeno una porta USB Type-C e siano dotati di cavi removibili, vietando l’uso di collegamenti fissi. L’obiettivo è garantire maggiore interoperabilità e una gestione più sostenibile dei dispositivi: in caso di guasto del cavo, sarà possibile sostituirlo senza dover cambiare tutto il caricatore.
Le nuove norme si applicano agli alimentatori esterni (EPS) per smartphone, notebook, tablet, router e monitor, imponendo standard più severi di efficienza energetica e requisiti ambientali più stringenti.
Un percorso iniziato con la Direttiva RED
Il provvedimento estende quanto già stabilito con la Direttiva RED 2014/53/UE e la Direttiva 2022/2380, che avevano introdotto la porta USB-C obbligatoria per numerosi dispositivi elettronici. Dopo l’entrata in vigore del requisito per smartphone e tablet nel 2024, l’Ue punta ora a uniformare anche i caricabatterie, creando un ecosistema di ricarica unico e compatibile.
Risparmi e riduzione delle emissioni
Secondo le stime della Commissione, le nuove regole consentiranno un risparmio del 3% nei consumi energetici sul ciclo di vita degli alimentatori – pari all’energia utilizzata da circa 140.000 auto elettriche in un anno – e una riduzione del 9% delle emissioni di gas serra e del 13% delle sostanze inquinanti. I consumatori potranno risparmiare fino a 100 milioni di euro l’anno entro il 2035.
Simbolo EU Common Charger e tempi di applicazione
I dispositivi conformi saranno riconoscibili grazie al logo EU Common Charger, pensato per identificare facilmente i prodotti compatibili con lo standard comune.
Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione ufficiale, mentre l’applicazione effettiva è prevista alla fine del 2028, lasciando ai produttori un periodo di tre anni per adeguarsi.
La Commissione
“Avere caricabatterie comuni per i nostri dispositivi è una mossa che mette i cittadini al primo posto, riducendo sprechi e emissioni,” ha dichiarato Dan Jørgensen, Commissario europeo per l’Energia e l’Abitazione. “Queste nuove regole dimostrano che l’innovazione può favorire al tempo stesso progresso e responsabilità ambientale”.
Con l’adozione delle porte USB-C su tutti i caricabatterie e il divieto dei cavi fissi, l’Unione europea punta a un mercato unico della ricarica, in linea con gli obiettivi del Green Deal e del piano REPowerEU, per una transizione energetica sostenibile e accessibile.