Milano, proposta di includere parchi e alberi nel patrimonio comunale

La proposta arriva dal Garante del Verde ed è quella di inserire parchi, giardini e alberi nel Bilancio Previsionale 2026, riconoscendone il valore economico, ambientale e sociale. La proposta mira a integrare la componente naturale tra le infrastrutture essenziali della città, in linea con le nuove direttive europee sul monitoraggio dei suoli

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Il Garante del Verde, del Suolo e degli Alberi del Comune di Milano invita l’Amministrazione comunale ad avviare un confronto in vista del Bilancio Previsionale 2026 per valutare la possibilità di includere le aree verdi comunali nei documenti contabili dell’Ente. L’obiettivo è considerare il patrimonio naturale come parte integrante delle infrastrutture pubbliche della città, al pari di edifici e servizi, per riconoscerne il valore economico, ambientale e sociale.

La proposta si inserisce nel contesto di una riflessione più ampia sul ruolo del verde urbano nella salute e nella qualità della vita dei cittadini. Milano dispone di un’estesa rete di parchi, giardini, alberature e superfici verdi, che contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, alla mitigazione delle isole di calore e al rafforzamento della resilienza climatica, oltre a favorire la biodiversità e la vivibilità degli spazi pubblici.

Il percorso ipotizzato dal Garante prevede due linee d’azione. Da un lato, l’inserimento nel bilancio patrimoniale del valore dei terreni destinati al verde pubblico e della valorizzazione economica degli alberi secondo criteri tecnici riconosciuti, come il metodo ornamentale “svizzero”. Dall’altro, nel bilancio corrente, la possibilità di contabilizzare i costi di gestione e manutenzione insieme ai benefici generati dai servizi ecosistemici, quali il miglioramento del microclima, l’assorbimento della CO₂ e l’aumento dell’attrattività urbana.

Un simile approccio – si legge nella nota del Garante – potrebbe contribuire a una pianificazione di lungo periodo più trasparente e sostenibile, allineando Milano alle migliori pratiche europee in materia di gestione del capitale naturale.

La proposta si collega inoltre alla nuova Direttiva europea sul monitoraggio dei suoli, approvata dal Parlamento il 23 ottobre 2025, che promuove una gestione più misurabile delle risorse naturali. Il Garante intende valutare come tale normativa possa rafforzare la tutela del suolo cittadino e sostenere le politiche comunali per la sostenibilità urbana.

L’apertura di un tavolo di confronto con gli uffici competenti, conclude il comunicato, potrebbe rappresentare un passo concreto per riconoscere il contributo del verde urbano al benessere collettivo, alla resilienza climatica e alla competitività territoriale, in un’ottica di valore condiviso per le generazioni presenti e future.

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