Quarant’anni fa nasceva a Milano un’idea controcorrente: organizzare il recupero di carta e cartone quando l’85% dei rifiuti finiva in discarica e l’industria cartaria era costretta a importare oltre 1,2 milioni di tonnellate di macero. Da allora Comieco ha accompagnato cittadini, Comuni e imprese in un percorso che oggi vede l’Italia tra i leader europei del riciclo.
Nel 1985 un gruppo ristretto di imprenditori cartari fonda Comieco – Comitato per l’Imballo Ecologico: l’embrione del sistema che trasformerà il “rifiuto” in materia prima seconda. Con il Decreto Ronchi (1997) il modello si consolida: obiettivi chiari, ritiro garantito della carta raccolta e un sistema pubblico-privato che responsabilizza tutti gli attori. In questo periodo la raccolta differenziata di carta e cartone si aggirava tra le 300.000 circa del 1985 e le 900.000 circa del 1997.
La svolta culturale (1998-2005): l’ambiente entra in casa
La differenziata diventa gesto quotidiano: contenitori dedicati in tutta Italia, famiglie coinvolte, campagne capillari. Nei primi anni 2000 il nostro Paese supera per la prima volta e in anticipo i target di riciclo per gli imballaggi cellulosici e da importatore diventa esportatore di carta da macero. È l’inizio di una nuova normalità ambientale, sociale e industriale.
All’inizio degli anni 2000 la raccolta differenziata di carta e cartone supera i 2 milioni di tonnellate. Nel decennio della crisi globale, il riciclo consolida occupazione e filiere. Il “design for recycling” entra nei brief industriali: imballaggi più leggeri, monomateriale, pensati per la seconda vita.
L’impatto climatico ed economico è ora tangibile: il riciclo della carta ha evitato circa 3 milioni di tonnellate di CO₂, pari a circa una settimana di blocco del traffico stradale a livello nazionale. Nel 2015 la raccolta differenziata di carta e cartone arriva supera per la prima volta i 3 milioni di tonnellate
Il futuro è circolare (2016-2025): dalla carta alla comunità
Nel 2024 la raccolta di carta e cartone tocca 3,8 milioni di tonnellate; la media nazionale è 65,4 kg per abitante. Gli imballaggi cellulosici superano il 92,5% di riciclo (4,6 milioni di tonnellate su 5 immesse al consumo), oltre i target UE 2030. Il Sud supera per la prima volta “quota 50 kg/ab”, mentre Comieco trasferisce 231 milioni di euro ai Comuni convenzionati per sostenere la raccolta.
Dal 1998 al 2024 sono stati erogati ai comuni italiani corrispettivi per 2,75 miliardi di € per la raccolta degli imballaggi cellulosici.
Nel 2025 Lucca, inoccasione della Paper week 2025, è designata Capitale del riciclo di carta e cartone. In queste settimane è in corso la definizione (sulla base delle candidature) della Capitale per la Paper Week 2026.
Focus territori e qualità
La crescita non riguarda solo la quantità della raccolta ma anche la sua qualità: al Sud ancora oggi, circa il 40% della raccolta domestica presenta ancora impurità sopra la media, un margine di miglioramento che Comieco affronta con progetti dedicati anche alla formazione e alla comunicazione locale.
Comieco a Ecomondo: quarant’anni di futuro
Guardando ai prossimi quarant’anni, Comieco si prepara a una nuova fase di maturità tecnologica e culturale, puntando sulle nuove tecnologie di riciclo degli imballaggi (anche compositi), la robotica e il design for recycling.
Nel segno di questo percorso, Comieco partecipa a Ecomondo 2025, a Rimini dal 4 al 7 novembre, insieme a Conai e agli altri Consorzi di filiera, presso lo stand 211/410 nel Padiglione B1.











