Un ex spazio cementificato di 16.000 metri quadrati a Verona si trasforma in un nuovo polmone verde. Con la messa a dimora di 120 alberi e arbusti, martedì 11 novembre è nato il Parco Santa Teresa di via Giovanni Ongaro, nel quartiere Borgo Roma. La cerimonia di piantumazione, organizzata da Legambiente Veneto in collaborazione con l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO-ITS/ETS) e con il Comune di Verona, ha coinvolto oltre 200 studenti e studentesse delle scuole locali, insieme a insegnanti e volontari.
L’intervento è stato reso possibile prima di tutto grazie al progetto di depavimentazione realizzato dal Comune, che ha permesso di rimuovere asfalto e cemento restituendo alla natura e ai cittadini un’ampia area urbana, precedentemente utilizzata come parcheggio. Un gesto di rigenerazione ecologica per il verde e la socialità, che migliora la qualità di vita dei cittadini.
La piantumazione con gli studenti, ideata da Legambiente e AIPO per sensibilizzare la cittadinanza sul rapporto tra inquinamento e salute respiratoria, è un evento collaterale del convegno nazionale di pneumologia italiana in programma a Verona dal 14 al 16 novembre, che avrà nella prevenzione e nella salubrità dell’ambiente urbano uno dei suoi fulcri.
Un nuovo parco per la città
Nel corso della mattinata sono stati piantati dai ragazzi delle scuole 50 alberi ad alto fusto e 70 arbusti autoctoni, tra cui aceri campestri, bagolari, tigli, frassini e viburni. Gli obiettivi più concreti sono quelli di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, aumentare la biodiversità urbana e migliorare la qualità dell’aria in una delle aree più densamente popolate della città.
Il parco, pensato come spazio pubblico aperto e inclusivo, vuole essere un luogo di aggregazione per famiglie, scuole e associazioni. Si tratta di un’area a pochi passi dalla Fiera dove fino a poco tempo fa c’era un parcheggio usato principalmente per gli eventi fieristici, che comunque hanno già ampi spazi a disposizione nella zona. L’impegno del Comune ha permesso di togliere il cemento e ripristinare la terra: un’azione che non è solo una restituzione di spazio naturale ma anche una strategia di adattamento al cambiamento climatico, visto che il cemento e l’asfalto si scaldano meno di un terreno naturale.
Gentili (Legambiente Verona): “Un risultato storico per Borgo Roma”
“Dopo la depavimentazione realizzata lo scorso anno a Sant’Euprepio, oggi consegniamo alla città un nuovo spazio verde dove prima c’era solo asfalto – ha sottolineato Andrea Gentili, presidente di Legambiente Verona –. Questo intervento è per noi un risultato storico, perché cambia la mappa del quartiere di Borgo Roma, su cui abbiamo portato avanti battaglie e progetti per il monitoraggio dell’aria e la vivibilità urbana. È un primo passo verso una Verona più verde, più sana e più vicina ai cittadini”.
Micheletto (AIPO): “Gli alberi sono i polmoni della Terra e delle persone”
“La Pneumologia deve occuparsi anche di prevenzione, e la tutela ambientale ne è parte integrante – ha affermato Claudio Micheletto, presidente di AIPO-ITS/ETS e direttore UOC Pneumologia dell’AOUI di Verona –. L’inquinamento atmosferico è tra le principali cause di neoplasie polmonari e malattie respiratorie croniche. Per questo, accanto al nostro congresso nazionale, abbiamo voluto un progetto concreto: ‘Respiro e Ambiente… fuor di queste mura’, che unisce medici, istituzioni e cittadini in azioni per la salute respiratoria collettiva. Gli alberi sono i polmoni della Terra e la loro presenza è essenziale per proteggere anche i nostri”.
Micheletto ha ricordato inoltre il secondo appuntamento del progetto, in programma domenica 16 novembre al Palazzo della Gran Guardia, dove si terrà il talk show “Respiro Comune: Dialoghi sulla salute respiratoria”, dedicato al confronto tra medici, amministratori e cittadini sulle misure per migliorare la qualità dell’aria e la salute pubblica.
Con il Parco Santa Teresa Verona aggiunge un nuovo tassello alla propria rete del verde urbano, dimostrando come la collaborazione tra istituzioni, associazioni e comunità scolastiche possa generare benefici ambientali e sociali duraturi.
Un’iniziativa che unisce salute, educazione ambientale e cittadinanza attiva, restituendo respiro e futuro a un intero quartiere.

















