Clima, ok dal Parlamento Ue alla riduzione del 90% delle emissioni al 2040

Con 379 voti favorevoli, 248 contrari e 10 astensioni, Strasburgo ha approvato la sua posizione di modifica della legge europea sul clima, che stabilisce il nuovo obiettivo intermedio e vincolante di riduzione netta delle emissioni. Previste delle flessibilità. Il Parlamento è ora pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri sulla forma definitiva della norma

Via libera dal Parlamento europeo alla riduzione delle emissioni climalteranti del 90% entro il 2040 rispetto al 1990. Con 379 voti favorevoli, 248 contrari e 10 astensioni, Strasburgo ha approvato la sua posizione di modifica della legge europea sul clima, che stabilisce il nuovo obiettivo intermedio e vincolante di riduzione netta delle emissioni. Posizione che come di consueto deriva dalla proposta della Commissione Ue.

Il Parlamento è ora pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri sulla forma definitiva della norma, che rende giuridicamente vincolante per tutti gli Stati membri l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050.

Flessibilità per gli Stati membri

Il Parlamento ritiene che la transizione verde e il rafforzamento della competitività europea debbano procedere di pari passo e quindi concorda con la proposta della Commissione di introdurre nuove flessibilità per il raggiungimento degli obiettivi ambientali: dal 2036 sarebbe possibile coprire fino a 5 punti percentuali dell’obiettivo di riduzione attraverso crediti di carbonio internazionali di alta qualità provenienti da paesi partner. La Commissione aveva proposto un massino di 3 punti percentuali.

Il Parlamento chiede inoltre che le rimozioni permanenti di carbonio a livello nazionale possano compensare le emissioni difficili da ridurre nei settori coperti dal sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS), e una maggiore flessibilità tra settori e strumenti per raggiungere gli obiettivi nel modo più efficiente possibile.

Il Parlamento sostiene anche la proposta di rinviare di un anno, dal 2027 al 2028, l’introduzione del nuovo sistema di scambio delle quote d’emissione ETS2, che coprirà le emissioni di CO₂ derivanti dalla combustione di carburanti negli edifici e nei trasporti stradali.

Revisione dell’obiettivo 2040

I deputati chiedono alla Commissione di valutare i progressi verso gli obiettivi intermedi ogni due anni, tenendo conto dei dati scientifici più recenti, degli sviluppi tecnologici e della competitività internazionale dell’UE. La revisione valuterà lo stato delle riduzioni nette a livello UE rispetto a quanto necessario per conseguire l’obiettivo 2040, le eventuali difficoltà emergenti e il potenziale di miglioramento della competitività industriale europea. Saranno considerati anche l’andamento dei prezzi dell’energia e il loro impatto su imprese e famiglie.

Sulla base delle conclusioni della revisione, la Commissione potrà proporre una modifica della legge europea sul clima, anche per adeguare l’obiettivo 2040 o introdurre ulteriori misure a sostegno della competitività, della prosperità e della coesione sociale dell’UE.

Articolo precedenteNuovo studio rivela legame diretto tra picchi di smog e rischio cardiaco