Oltre 350mila firme e un’indagine conoscitiva con l’intento di arrivare ad una proposta di legge per rendere l’ora legale permanente, vengono portate lunedì 17 novembre alla Camera dei deputati dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No profit. Si avvia così l’iter parlamentare necessario alla nuova norma che consentirà di abbandonare l’ora solare. Entro il 30 giugno 2026, in caso di approvazione, si arriverà alla conclusione dei lavori che porterà ad una proposta normativa.
Principali tappe del percorso
Nel 2018, spiegano i promotori in una nota, “la Commissione europea aveva lanciato una consultazione pubblica alla quale parteciparono 4,6 milioni di cittadini europei: l’84% si espresse a favore dell’abolizione del cambio d’ora. Nel 2019 il Parlamento europeo approvò una proposta di direttiva per lasciare ai singoli Stati la libertà di scegliere ma il tema è rimasto in sospeso”.
Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha rilanciato la questione, chiedendo al Consiglio Ue di porre fine allo spostamento delle lancette entro il 2026. “Cambiare l’ora due volte all’anno non ha più senso”, ha dichiarato, sostenendo che l’attuale sistema non produce benefici energetici concreti e comporta invece disagi fisici e psicologici.
Risparmi economici ed energetici
“Dal 2004 al 2025 l’ora legale ha consentito risparmi in bolletta per complessivi 2,3 miliardi di euro, pari a minori consumi di energia per oltre 12 miliardi di kWh (dati Terna) – sottolineano Sima e Consumerismo – e ha ridotto le emissioni di CO2 in atmosfera tra le 160.000 e le 200.000 tonnellate in meno all’anno, pari a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi. Si stima che mantenere l’orario estivo tutto l’anno potrebbe generare un risparmio annuo di circa 720 milioni di kWh con vantaggi in bolletta per 180 milioni di euro. Tra gli effetti positivi si possono includere anche l’aumento dei consumi nel commercio al dettaglio e nella ristorazione, l’ampliamento della stagione turistica e un miglioramento della sicurezza pubblica senza dimenticare poi i benefici sul fronte della salute, considerando che il passaggio all’ora solare altera la ritmicità circadiana”.











