Milano, economia circolare per strade più sostenibili

Amministrazioni, mondo accademico e operatori del settore si sono riuniti per analizzare l’evoluzione del CAM Strade, il ruolo dei materiali riciclati e delle tecnologie innovative, e le opportunità di ridurre l’impatto ambientale delle infrastrutture stradali attraverso nuovi criteri progettuali, modelli di gara più responsabili e una gestione circolare delle pavimentazioni

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Palazzo Isimbardi ha ospitato il convegno “Economia circolare per strade sostenibili – Nuovi materiali e tecnologie per attuare il CAM Strade”, una giornata di confronto organizzata da Città Metropolitana di Milano, Politecnico di Milano e SITEB dedicata all’innovazione nella progettazione e manutenzione delle infrastrutture stradali.

L’iniziativa ha messo al centro le opportunità offerte dai materiali riciclati, dai sottoprodotti riutilizzabili e dalle tecnologie a basse emissioni previste dal DM 279/24 e dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) Strade, strumenti che orientano la realizzazione delle pavimentazioni verso modelli sempre più circolari, efficienti e con un’impronta carbonica ridotta. Le pavimentazioni realizzate con materiali riciclati, come il fresato d’asfalto, permettono infatti di diminuire il consumo di materie prime, contenere i costi e migliorare la sostenibilità complessiva dell’intero ciclo infrastrutturale.

Secondo Daniela Caputo, consigliera delegata alle Infrastrutture della Città Metropolitana, la transizione è già in atto: “Le strade del territorio metropolitano sono il laboratorio italiano dell’economia circolare applicata alle infrastrutture. Il DM 279/24 e i CAM Strade forniscono finalmente un quadro chiaro: riciclare fino al 100% del fresato, privilegiare i sottoprodotti, premiare in gara chi riduce la propria impronta carbonica non è più un’opzione, ma un obbligo tecnico e morale. La sostenibilità – ha aggiunto – non rappresenta un costo aggiuntivo, ma il modo più intelligente ed economico per costruire e mantenere le nostre strade”.

Anche Stefano Ravaioli, direttore di SITEB, ha sottolineato il valore del confronto tra istituzioni, ricercatori e operatori del settore, definendo l’appuntamento “un passaggio fondamentale per accelerare l’attuazione del CAM Strade e promuovere soluzioni realmente sostenibili”, alla luce dell’ampia partecipazione di professionisti e amministratori pubblici.

La mattinata è stata arricchita dagli interventi di Gabriele Oliviri, direttore del Settore Strade della Città Metropolitana, Marco Capsoni per SITEB e Maurizio Crispino, docente del Politecnico di Milano. La tavola rotonda finale, moderata da Francesco Cerutti, ha riunito rappresentanti di ANAS, Comune di Milano, API, PIARC e ANCE, evidenziando l’esigenza di un impegno condiviso per trasformare il settore stradale in una filiera a minore impatto ambientale, orientata alla qualità e alla prevenzione.

Il convegno ha ribadito come l’economia circolare nel settore delle infrastrutture rappresenti una leva strategica per migliorare la sicurezza, aumentare la durabilità delle opere e ridurre sensibilmente l’uso di risorse naturali, ponendo Milano e il suo territorio tra i protagonisti nazionali dell’innovazione sostenibile.

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