A proposito di tornelli Milano – Berlino e di bonus trasporti

Ha creato grande discussione a Milano la inaugurazione di nuovi tornelli più alti per l'ingresso nella metropolitana. L'opinione social si è divisa tra chi appoggia l'innalzamento per evitare che siano saltabili e chi la trova una misura antipatica, rivelatrice di un atteggiamento antipopolare. La statistica ufficiale diffusa dall'Assessorato alla Mobilità è che a Milano l'evasione sarebbe ridotta al 2,5%. Alcuni commentatori social hanno detto che più efficace sarebbe la strategia berlinese, dove non ci sono tornelli (non ci sono del tutto) ma agguerriti controllori in borghese. Ci siamo informati sui dati di Berlino e sono i seguenti...

Ansa

Ha creato grande discussione a Milano la inaugurazione di nuovi tornelli più alti per l’ingresso nella metropolitana. E’ stata occasione di nuove proteste (solo ed esclusivamente nel senso di lamentele via social) per il caro-biglietti. Negli stessi giorni di inizio anno si è dimenticato, rimosso, ignorato che è sparito il bonus trasporti di 60 euro per i redditi inferiori a 20 mila euro annui. E’ vero che la forma di distribuzione (o forse si dice somministrazione) di questi bonus trasporti è stata più simile a una lotteria che a un beneficio sociale: un click day che cominciava alle otto di mattina del primo giorno del mese.

A dicembre molta più gente ci provava, perché si era sparsa la voce o la capacità di usare lo spid, e i fondi si erano ristretti. I bonus di 60 euro si sono esauriti in due ore, servendo circa 139 mila persone. Il governo ha promesso una riformulazione legata alla “carta risparmio spesa dedicata a te”. Ma finora non si è visto neanche quello. Stupisce il silenzio, finora, dei media, dei sindacati, dei Comuni e soprattutto delle aziende di trasporto che ne beneficiavano indirettamente.

Senza favoleggiare di trasporti gratis, si dovrebbe e potrebbe lavorare su un rilancio in grande stile del bonus trasporti (pubblici), cercando di fare qualcosa di più semplice ed equo.

Per quanto riguarda la discussione milanese sui tornelli, l’opinione social si è divisa tra chi appoggia l’innalzamento dei tornelli per evitare che siano saltabili e chi la trova una misura antipatica, rivelatrice di un atteggiamento antipopolare. La statistica ufficiale diffusa dall’Assessorato alla Mobilità è che a Milano l’evasione sarebbe ridotta al 2,5%, cioè che su cento controllati due viaggiatori e mezzo sono senza biglietto. L’impressione visiva che si ha ai tornelli della metropolitana a volte è maggiore ma si sa che “a naso” non sempre si azzecca.

Alcuni commentatori social hanno detto che più efficace sarebbe la strategia berlinese, dove non ci sono tornelli (non ci sono del tutto) ma agguerriti controllori in borghese. Ci siamo informati sui dati di Berlino e sono i seguenti: 961 milioni di viaggi, 9,6 milioni di controlli (casualmente uno su cento viaggi) e 592 mila multe, equivalente all’ 8,5 per cento di trovati senza biglietto o abbonamento.

C’è chi ritiene che la percentuale di evasori a Berlino sia così, cioè più che tripla rispetto a Milano, perché i controllori ne “beccano” di più. Ma è una opinione come un’altra. (E’ curiosa la mania di considerare sempre migliori le cose degli stati a Nord delle Alpi, a prescindere dai dati). Per ora ci sono quei dati e la constatazione è che in altre metropoli i tornelli ci sono, e anzi tendenzialmente vengono rafforzati. Se davvero l’evasione a MIlano è solo del 2,5% significa che è marginale.

Chi sono i saltatori di tornelli? Ovviamente sono prevalentemente giovani e sicuramente molti sono di basso reddito. Ma c’è anche una specie di moda ovvero di mentalità secondo la quale se si riesce a farlo non si paga il trasporto pubblico. Sarebbe interessante una analisi sociologica per capire qual è il peso specifico delle diverse motivazioni. La Città di Milano risponde alle obiezioni sottolineando che ha un abbonamento annuale a soli 50 euro per disoccupati poveri. Ma certamente potrebbe essere rafforzato e ampliato un sistema di tariffe agevolate per cercare di ridurre ancora di più l’evasione e migliorare la vita di molte persone. Sarebbe nell’interesse sia delle casse Atm e comunali (non è sempre facile incassare poi le multe) che di chi viaggia senza biglietto con lo stress di evitare i controllori.

Contemporaneamente è altissima la percentuale delle auto che non pagano la sosta o parcheggiano in sosta vietata senza essere multate.. ma questo è un altro discorso.

Dopo la pubblicazione di questo articolo abbiamo potuto approfondire con Atm alcuni dati. La percentuale di evasione nella metropolitana è stata del 2,6 per cento nel 2023 sul totale di 4 milioni di controlli (passeggeri controllati). Il totale di viaggio nella rete metropolitana è stato di 280 milioni, quindi un controllo su 70 corse (uno su 100 a Berlino ). La percentuale di evasione nella metropolitana era di poco superiore al 2% fino al 2019, poi è aumentata molto col Covid (niente controllori), è stata calcolata al 4% a fine Covid ed è calata al 2,6% nel 2023. Non è ancora stata comunicata la evasione sui mezzi di superficie, nè il numero di controlli effettuati sui mezzi di superficie. Comunque è molto più alta, gli ultimi dati disponibili pre Covid davano al 9%. (Per quanto riguarda il paragone con Berlino bisogna tener presente che nella capitale tedesca la rete sotterranea ha un peso maggiore, ma comunque è senza tornelli. Come i mezzi di superficie a Milano..)