Un’area di dodici ettari nel quartiere Mirafiori sud di Torino, al confine con Nichelino e Beinasco, ospita oggi un modello consolidato di orti urbani e agricoltura sociale. L’iniziativa, chiamata Orti Generali, è il risultato di un percorso avviato nel 2010 con il progetto Miraorti, nato per riqualificare il territorio e restituire spazi verdi ai cittadini.
Un progetto in continua evoluzione
Dal 2018, grazie alla concessione di altri tre ettari da parte della Città di Torino, l’esperienza è diventata impresa sociale, curata da Stefano Olivari e Matteo Baldo. Nel 2023, Orti Generali ha ricevuto il Premio nazionale del Paesaggio ed è stato selezionato come rappresentante italiano al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa.
Orti, didattica e ricerca
Il progetto comprende 170 orti urbani, un ettaro di spazi abusivi riqualificati e trasformati in polo didattico, fattoria urbana e orto collettivo. Grazie alla collaborazione con i dipartimenti di Agraria, Veterinaria, Biologia e Geografia dell’Università di Torino, l’area è diventata un laboratorio a cielo aperto per la sperimentazione e la ricerca sull’agricoltura urbana.
Spazio di comunità
Oltre agli orti assegnati, per i quali è prevista una lista d’attesa di circa due anni, l’area offre 20.000 metri quadrati di verde accessibili liberamente e un Chiosco attivo nei fine settimana, dove vengono proposti piatti preparati con i prodotti coltivati in loco. Le coltivazioni rispettano i principi del biologico e comprendono insalate, verdure di stagione e fragole.
Un modello di agricoltura urbana
Orti Generali rappresenta oggi una pratica di rigenerazione territoriale e di coinvolgimento comunitario, capace di coniugare produzione agricola, socialità e ricerca. Un esempio che mostra come le aree verdi urbane possano diventare strumenti di innovazione e inclusione per le città contemporanee.
Per informazioni: www.ortigenerali.it