“Assurdo che in Italia sia ancora sospesa la differenziata per i positivi al Covid”. Presentata interrogazione parlamentare

La deputata di FacciamoECO, Rossella Muroni, fa propria la campagna di Eco dalle Città contro la sospensione della raccolta differenziata in casa per i cittadini contagiati e presenta un'interrogazione parlamentare: "Solo in Italia i rifiuti domestici dei positivi al Covid non vengono differenziati con alti costi economici e ambientali. Una situazione assurda per superare la quale ho presentato una interrogazione ai Ministeri della Salute e della Transizione Ecologica"

“Si parla molto di riaperture, capienze al 100% e di levare l’obbligo sulle mascherine, ma tra le tante misure anti-covid ce n’è una di cui si parla poco, che non ha correlazione con possibili rischi di contagio e che per quanto mi riguarda dovrebbe essere superata già da domani: i rifiuti delle persone positive che finiscono tutti nella raccolta indifferenziata. Con alti costi economici e ambientali. Una situazione assurda per superare la quale ho presentato una interrogazione ai Ministeri della Salute e della Transizione ecologica“. Così la deputata di FacciamoECO Rossella Muroni

“All’inizio della pandemia alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia, avevano sospeso la raccolta differenziata dei rifiuti per le persone in quarantena e isolamento causa covid. Oggi, passati due anni, noi italiani siamo gli unici ad aver mantenuto quelle direttive che pesano sulla crescita della differenziata –  spiega la deputata di FacciamoECO Rossella Muroni -. Un dato di fatto testimoniato dall’Ispra, secondo cui nel 2020 la raccolta differenziata è cresciuta dell’1,8%, mentre nel 2019 era aumentata del 3,1%. E visto che diverse Regioni trattano come rifiuti ospedalieri l’indifferenziata raccolta da persone in isolamento, le indicazioni italiane hanno anche generato un pesante carico per le Asl. Da notare che tutto questo accade senza evidenze sul potenziale pericolo della normale gestione dei rifiuti domestici o che questi ultimi siano implicati nella trasmissione del virus. È lo stesso Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie a ritenere che tali evidenze non ci siano”.

“Proprio perché non risultano rischi per la sicurezza ma concreti arretramenti sul fronte di una gestione virtuosa dei rifiuti, l’associazione ‘Eco dalle Città’ ha suggerito con una lettera all’Iss di aggiornare le disposizioni italiane seguendo le indicazioni europee. Indicazioni che per le persone positive e in isolamento invitano a continuare la raccolta differenziata, con la semplice aggiunta di un sacchetto supplementare all’interno dell’indifferenziato per mascherine e fazzoletti. Per chiedere lo stesso aggiornamento ed evitare così un inutile dispendio di risorse e costi ambientali, nell’interrogazione ho sollecitato i Ministeri della Salute e della Transizione ecologica ad attivarsi in tal senso” conclude la Muroni.