Federazione Carta e Grafica alla Ue: prezzo energia green dev’essere più competitivo

La Federazione Carta e Grafica è intervenuta in audizione alla XIV Commissione Politiche UE sul Paper Industrial Deal. Focus su decarbonizzazione, differenziale di prezzo dell’energia e valorizzazione del riciclo di prossimità. Chiesto un piano di rete elettrica adeguato alle esigenze delle imprese hard to abate. Serve un’azione strutturale su costi energetici e capitale umano per sostenere il settore

Paper Industrial Deal: le proposte della Federazione Carta e Grafica
Paper and pulp mill - Factory (Finishing Line)

La Federazione Carta e Grafica è stata audita martedì 15 luglio dalla XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea in merito al Paper Industrial Deal. Al centro dell’intervento, la richiesta di condizioni energetiche più favorevoli e misure per valorizzare il riciclo interno della carta, elementi ritenuti essenziali per il percorso di decarbonizzazione del settore.

Condividiamo l’obiettivo di salvaguardare l’industria energivora e la necessità di supportarla nel processo di decarbonizzazione – scrive la Federazione – ma richiamiamo l’attenzione su un prezzo dell’energia elettrica verde non competitivo: il prezzo, in Italia, dell’energia elettrica (sia essa verde o non verde) è troppo elevato e non giustifica l’elettrificazione. Il prezzo in Germania nel mese di maggio 2025 è stato del 30% inferiore a quello italiano e quello in Francia e Spagna è stato pari a un quarto circa quello italiano. Senza prezzi dell’energia elettrica verde competitivi non ci sono i presupposti per la decarbonizzazione”.

A questo si aggiunge una inadeguata capacità delle connessioni di rete: in molte aree d’Italia la rete elettrica non è oggi in grado di fornire la potenza elettrica sufficiente a soddisfare il fabbisogno di elettrico delle cartiere. Impensabile che si possa pensare di utilizzare l’energia elettrica per soddisfare il fabbisogno termico. Occorre includere nel piano di sviluppo della rete non solo le connessioni delle produzioni di energia elettrica verde ma anche le connessioni per veicolare l’energia elettrica verde alle imprese hard to abate”.

Questi alcuni dei temi illustrati – oggi – in audizione da Massimo Medugno DG Federazione Carta e Grafica e Assocarta davanti alla XIV Commissione Politiche UE che fanno parte del Paper Industrial Deal, un pacchetto di misure presentate lo scorso giugno da Assocarta nell’ambito dell’Assemblea Pubblica Annuale a Roma.“L’industria italiana paga un extracosto dovuto al differenziale di prezzo col TTF (hub di Amsterdam, riferimento per l’Europa) tipicamente superiore ai 2 €/MWh, con punte oltre i 5 €/MWh (5,3 €/MWh, lo spread del 14 aprile; 4,2 €/ MWh il dato più recente del 16 giugno). Si auspica – sottolinea Medugno – che questa situazione possa essere rilevata dal monitoraggio che l’Europa si appresta ad avviare e che anche le autorità italiane preposte indaghino su questa anomalia. La penalizzazione economica per il nostro paese vale oltre 1,3 miliardi di euro l’anno”.

Medugno ha inoltre sottolineato l’importanza di rendere più competitivo il “riciclo di prossimità” della carta. “Occorre introdurre delle misure volte alla riduzione delle esportazioni di carta da riciclare, rendendo più competitivo il riciclo sul territorio. Le quantità esportate hanno raggiunto una media annua di 1,73 milioni di tonnellate nel periodo 2020 – 2024, con un picco di 2,15 milioni di tonnellate nel 2023, ovvero poco meno del 25% della raccolta interna”.

“Per la valorizzazione del capitale umano occorre detassare le indennità che i lavoratori, organizzati sui turni percepiscono come lavoro domenicale, lavoro notturno, lavoro festivo e straordinario in analogia a quanto avviene in altri Paesi. Ciò renderebbe il settore più attrattivo e faciliterebbe il reperimento di nuove risorse e il ricambio generazionale,” ha infine aggiunto Medugno.

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