Biorepack: il consorzio delle bioplastiche compostabili partner del festival “Time in Jazz” di Paolo Fresu

Obiettivo della partnership è sensibilizzare il pubblico sull’importanza che riveste la corretta raccolta differenziata delle bioplastiche compostabili all’interno dei rifiuti organici. Quello delle bioplastiche rappresenta infatti un settore in costante crescita e la loro caratteristica di compostabilità rappresenta una vera e propria rivoluzione sul fronte del trattamento del fine vita, perché vengono smaltite insieme alla FORSU per essere poi trasformati in compost, chiudendo il ciclo in senso circolare

Paolo Fresu _2015 (ph © Roberto Cifarelli1905)

Chi l’ha detto che la musica non possa essere trasformata in una potente opportunità di diffondere le buone pratiche nella raccolta delle bioplastiche insieme a rifiuti organici? Con questo spirito è stata sottoscritta la partnership tra BIOREPACK, consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica compostabile e Time in Jazz, celebre festival internazionale fondato da Paolo Fresu che dal 9 al 16 agosto, attirerà come ogni anno a Berchidda e in molti altri Comuni del Sassarese migliaia di appassionati da ogni parte d’Italia e del mondo.

Obiettivo della partnership è sensibilizzare il pubblico sull’importanza che riveste la corretta raccolta differenziata delle bioplastiche compostabili all’interno dei rifiuti organici. Quello delle bioplastiche rappresenta infatti un settore in costante crescita e la loro caratteristica di compostabilità rappresenta una vera e propria rivoluzione sul fronte del trattamento del fine vita, perché vengono smaltite insieme alla FORSU per essere poi trasformati in compost, chiudendo il ciclo in senso circolare.

“Da gennaio scorso, la legge ha introdotto l’obbligo della raccolta delle bioplastiche compostabili all’interno dell’umido. È anche grazie a queste ultime se l’Italia è diventato il Paese europeo che raccoglie più frazione organica” ricorda il presidente di BIOREPACK, Marco Versari. “Per aumentare ancora queste percentuali di raccolta, insieme all’umido possono essere conferiti anche gli imballaggi alimentari, le cialde del caffè e le stoviglie purché realizzati in bioplastica compostabile certificata. Raccoglierli e trattarli correttamente vuol dire dare risposta all’esigenza di rafforzare l’economia circolare e di ridurre gli impatti ambientali nel settore agri-food. L’aumento di consapevolezza dei cittadini e il loro contributo attivo è un passaggio cruciale per riuscire nell’impresa”.

Molteplici le iniziative messe in campo da BIOREPACK e dagli organizzatori del festival sul versante della sostenibilità e dell’economia circolare. All’interno della manifestazione verranno utilizzati stoviglie e imballaggi in bioplastica compostabile, mentre nell’arena concerti del palco centrale in Piazza del Popolo a Berchidda, verranno collocati appositi contenitori per raccogliere gli scarti umidi utilizzando sacchetti in bioplastica compostabile certificata EN13432.

Verrà inoltre realizzato un appuntamento di educazione e gioco, riservato ai bambini partecipanti a Time to Children 2022, sezione del festival dedicata all’educazione musicale dei più piccoli.

Infine, nella serata finale del festival, Paolo Fresu consegnerà il premio “BIOREPACK in Jazz” all’artista più visionario presente alla kermesse, che con la sua opera musicale ha saputo meglio trasmettere i valori di rispetto degli ecosistemi e del territorio al pubblico.

“Il nostro festival – ricorda Paolo Fresu – è stato concepito fin dall’inizio come uno strumento di divulgazione di buone pratiche di rispetto ambientale. Anche i grandi eventi musicali come il nostro possono avere un basso impatto, attraverso ad esempio la riduzione del monouso, l’utilizzo di stoviglie, piatti e bicchieri compostabili, la raccolta dell’umido”. La partnership con BIOREPACK permette di rafforzare questo percorso. “Ci aiuta ad imparare, anche in modo divertente, l’importanza dell’uso e dello smaltimento corretto delle bioplastiche compostabili” prosegue il celebre trombettista sardo. “Tutto ciò è fondamentale per migliorare la qualità e la quantità degli scarti organici prodotti. Questi ultimi infatti, trasformati in compost, diventano risorse preziosissime per l’agricoltura della nostra bella Sardegna, restituendo sostanza organica ai terreni e riducendo al tempo stesso l’esigenza di utilizzare i costosi fertilizzanti chimici di sintesi”.

Con 212 aziende consorziate e convenzioni con 3.396 comuni serviti (43% dei comuni italiani), nei quali abitano oltre 35 milioni di persone (pari al 60% della popolazione totale) BIOREPACK, ultimo nato tra i consorzi del sistema Conai, opera in diversi ambiti legati al riciclo: dalla promozione della loro etichettatura alla loro riconoscibilità, dal corretto conferimento da parte dei cittadini nella raccolta differenziata dell’umido domestico alla garanzia del raggiungimento degli obiettivi di riciclo attraverso il compostaggio.